Culture

Milano: parte la (non) fiera d’arte contemporanea

In occasione del 50° anniversario della morte di Picasso, dal 3 al 5 marzo il Superstudio Maxi ospiterà (un)fair: la mostra che rende omaggio all’antitesi. Ispirandosi a uno dei pilastri del pensiero dell’artista
Illustrazionieriali-Elenia Beretta, Sisterhood, 2022, gouache e tecnica mista su carta
Illustrazionieriali-Elenia Beretta, Sisterhood, 2022, gouache e tecnica mista su carta
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26 febbraio 2023 Aggiornato alle 17:00

Per il 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, a Milano, dal 3-5 marzo si svolge (un)fair, la fiera-non fiera d’arte contemporanea, che rende omaggio all’antitesi, uno dei pilastri del pensiero del grande artista.

Come diceva Picasso “Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione”: così (un)fair si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare il modo di percepire e di vivere l’arte, rompendo gli schemi tradizionali per favorire la creazione di nuovi rapporti di interazione tra il grande pubblico, i collezionisti e il mercato dell’arte.

In programma a Milano al Superstudio Maxi, (un)fair è diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto. La mostra è un manifesto, uno spazio che proietta lo spettatore nel multiforme scenario dell’arte contemporanea all’insegna della sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale (grazie alla certificazione LEED Gold della sede), che sociale, considerando le diverse proposte artistiche che offrono riflessioni sul sistema dell’arte, sugli artisti emergenti e sulla diffusione della cultura.

(un)fair ha uno sguardo internazionale che valorizza le diversità culturali, spaziando da Milano al resto del mondo: Ucraina, Slovacchia, Spagna, Germania, Svizzera, Slovenia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Hong Kong, Giappone, Ecuador e India sono i Paesi rappresentati in fiera. Alle 70 gallerie sparse per il globo e coinvolte nel progetto, è stato chiesto di selezionare proposte bilanciate dal punto di vista del genere, in un’ottica di parità.

La Imura art gallery di Kyoto, per esempio, porta per la prima volta in Italia 3 artiste giapponesi: Aya Kawato, il cui lavoro è stato fortemente influenzato dal padre neuroscienziato e che pone al centro le illusioni ottiche; Kanna Takase, che utilizza animali, piante e altri oggetti come metafora delle emozioni umane; Amane Ishil, il cui uso delle linee rende le sue opere particolarmente appealing.

A supporto dell’arte contemporanea ucraina ed europea, la Tuasho Gallery di Kyiv, che propone format sperimentali e nuovi media interagire con i cambiamenti socioculturali.

Tornando in Italia, a Milano, la galleria Looking For Art porta quest’anno in fiera 5 artisti: Ludovica Misciattelli, Matteo Occhipinti, Francesco Mina, Ilaria Franza e Francesca Miotto. La galleria Made4Art, invece, presenterà a (un)fair 2 tele monumentali di Giorgio Vallorani. Protagonista: il mare, ma con impatto visivo ed emotivo opposto.

Young Art Hunters, Jane Thompson, Hide andn Seek, 2022, T. m. su tela
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Reasoned Art Alvar Aaltissimo Casa di un collezionista di Meme sull’arte
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Systema Gallery Tsugumi Tanaka (Manazashi) 2018
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Reasoned Art_(ab)Normal, PASTURE
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I mura art gallery_Aya Kawato,2021, Acrylic on wooden panel
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