Diritti

Liberate Nichelle, la stella di Star Trek

Paladina delle battaglie civili, Nichols è stata la prima donna afroamericana ad avere un ruolo importante in una serie tv. Oggi è sotto la tutela legale del figlio, ma i fan sono in rivolta: “Non deve finire come Britney Spears„
L'attrice della prima serie tv fantascientifica oggi ha 87 anni
L'attrice della prima serie tv fantascientifica oggi ha 87 anni
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
27 gennaio 2022 Aggiornato alle 11:25

Gli attivisti del movimento “Free Britney”, ora che hanno liberato l’idolo pop degli anni 2000, puntano a un nuovo obiettivo: ottenere la fine della conservatorship anche per Nichelle Nichols, l’attrice della celebre serie tv Star Trek. Nei giorni scorsi, hanno manifestato di fronte al tribunale di Stanley Mosk a Los Angeles.

Dal 2018 infatti, Nichols è sottoposta alla stessa tutela legale che per anni ha condizionato profondamente la vita di Britney Spears. Il figlio dell’attrice, Kyle Johnson, ha visto accogliere la propria istanza per diventare il tutore legale della madre, dopo l’accusa rivolta al suo ex manager, Gilbert Bell, di abuso finanziario nei confronti della donna. Tuttavia, non tutti credono all’effettiva necessità della conservatorship. A detta degli attivisti, più che di un tutore legale, Nichols avrebbe bisogno di un supervisore nella gestione dei suoi affari.

L’interprete del tenente Nyota Uhura è stata la prima donna nera a rivestire un ruolo di rilevanza nella tv degli anni ‘60 e la prima a lasciare l’impronta delle proprie mani davanti al Grauman’s Chinese Theatre di Hollywood. Le attrici afroamericane dell’epoca erano di solito relegate a interpretare parti marginali o frutto di stereotipi razzisti. Quando poi aveva pensato di abbandonare la serie cult per il palcoscenico di Broadway, persino Martin Luther King Jr aveva insistito perché rimanesse.

Paladina dei diritti umani, ha fatto sentire la sua voce fuori e dentro lo schermo. Si è battuta a lungo per una maggiore inclusività nella selezione del personale della Nasa, incoraggiando anche chi era stato scartato in passato, come l’astronauta Mae Jemison, a ripresentarsi. Proprio Jemison, anche grazie all’impegno mediatico di Nichelle Nichols, divenne la prima afroamericana nello spazio.

Oggi la star della serie fantascientifica per antonomasia ha 87 anni e secondo i referti clinici è affetta da una demenza senile. Le è stata diagnosticata nel 2013, dopo un ricovero in ospedale per una pancreatite, molto prima della decisione dei giudici di sottoporla alla tutela legale. Secondo la famiglia, già all’epoca il manager Bell esercitava un’eccessiva influenza sulla donna, tanto da convincerla a conferirgli la procura per tutti gli atti giuridici. Dopo aver ottenuto la tutela legale della madre, Kyle Johnson ha venduto l’abitazione a Woodland Hills – cosa che ha sollevato un polverone – sostenendo, però, di voler versare il ricavato in un conto adibito alle spese per le cure di Nichelle. I dubbi sono molti, a partire dall’idoneità del figlio a svolgere il ruolo di caregiver della madre, ma la vera domanda riguarda l’utilizzo in sé della conservatorship.

Si tratta di un provvedimento legale deciso da un tribunale, con il quale si attribuisce la tutela fisica ed economica di una persona adulta a un’altra, spesso unite da legami di parentela. Vi si ricorre quando il soggetto non è più in grado di prendere decisioni per sé stesso, di solito per gravi motivi di salute. Non si dovrebbe abusarne quindi, ma piuttosto sentire il parere di medici, avvocati e consulenti finanziari per soppesarne attentamente le conseguenze. La conservatorship può interessare singoli aspetti della vita di una persona, ma può anche divenire una tutela a 360 gradi, facendo sì che il tutore legale abbia le stesse responsabilità di un genitore nei confronti di un figlio.

Lo sfruttamento finanziario è una delle forme più comuni di abuso sugli anziani: negli Stati Uniti vi sono circa 1,3 milioni casi di conservatorship, con beni del valore complessivo di 50 miliardi di dollari controllati dal proprio tutore legale. La normativa varia da Stato a Stato, ma in molti ordinamenti il soggetto sottoposto a tutela subisce una forte compressione dei propri diritti. Le leggi sulla tutela sono in corso di revisione in California, dopo il caso Spears. Brian Maienschein, membro dell’assemblea democratica, sta proponendo una riforma dell’istituto della conservatorship, per far sì che venga impiegato solo come extrema ratio.