Ambiente

Sciare rispettando l’ambiente, si può

Lo spiega alla Svolta il direttore di Funivie Pinzolo, Gianni Baldessari, raccontandoci il risultato raggiunto a Madonna di Campiglio: «Siamo partiti da una certificazione ambientale per arrivare all’abbattimento di CO2»
Credit: Via beniculturalionline 
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29 dicembre 2022 Aggiornato alle 16:00

Sciare in uno dei posti più belli al mondo, lì dove le Dolomiti s’infiammano di rosa, funivie Pinzolo, all’interno della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta, compie un altro passo in avanti nel suo percorso di sostenibilità. «Un traguardo raggiunto che è solo una prima tappa verso una sostenibilità condivisa con il territorio per il bene del nostro futuro».

Gianni Baldessari, direttore di Funivie Pinzolo, racconta alla Svolta che questo è il risultato di un percorso iniziato qualche anno fa: «Si è partiti da una certificazione ambientale (…) e, dopo un’attività di monitoraggio, abbiamo conteggiato quante tonnellate di CO2 vengono emesse. Da lì sono stati attivati dei percorsi virtuosi dove abbiamo introdotto strategie di abbattimento di CO2, come a esempio la scelta di far dormire gli impiantisti direttamente in quota limitando il pendolarismo, e tutti gli investimenti fatti negli ultimi anni seguono la logica di efficientare e consumare meno energia e acqua».

La certificazione ambientale, ottenuta per la prima volta nel 2004 e rinnovata fino al 2025, e la certificazione di sostenibilità integrata “SI Rating” livello Start, con il punteggio del 60% portano Funivie Pinzolo Spa a raggiungere la neutralità carbonica: da un lato riducendo e dall’altro compensando le proprie emissioni di CO2.

Si Rating – Sustainability impact rating è un indice basato su strumenti riconosciuti a livello internazionale e, al contempo, uno strumento strategico di analisi, di gestione e di comunicazione della sostenibilità; è stato il primo algoritmo al mondo basato su criteri internazionali che misura la sostenibilità delle aziende.

Funivie Pinzolo, dopo aver calcolato la Corporate carbon footprint - Ccf, coadiuvata da ClimatePartner, tenendo conto delle emissioni dirette generate dall’azienda e cercando anche di calcolare le emissioni indirette associate all’energia e tutte le altre emissioni indirette generate dalla catena del valore aziendale, sulle quali continuerà il lavoro di calcolo data la mole di dati da raccogliere, ha centrato l’obiettivo di compensazione.

3.379,9 tonnellate di CO2 prodotte in un anno sono state compensate dall’acquisto di crediti di carbonio. Baldessari ci racconta che «tutto quello che non si è riusciti ad abbattere tramite buone pratiche lo si è fatto con l’acquisto dei crediti. (…) Si è scelto un progetto correlabile con la nostra attività e la scelta è ricaduta sulla costruzione di una centrale idroelettrica nell’India settentrionale: in Trentino per morfologia si vive molto di idroelettrico, pertanto, visto che il sistema di compensazione è a livello globale, abbiamo acquistato parte dei crediti di CO2 della diga per compensare il nostro debito».

Continuando, il direttore ci dice che «la neutralità carbonica è solo l’avvio di un percorso; quindi, ogni anno ci saranno degli obiettivi da raggiungere nella logica del continuo miglioramento. Quest’anno era l’anno zero e da qui cercheremo di essere ogni anno più virtuosi per l’abbattimento della CO2 con lo scopo di comperare sempre meno crediti».

All’interno della Skiarea Campiglio Dolomiti del Brenta, «Funivie Pinzolo Spa è sempre stata un laboratorio di innovazione, (…) quest’anima da pioniere ha sempre alimentato il Dna della società anche verso la sostenibilità. Partendo dall’Ambiente, con la certificazione del 2004, ci siamo poi spostati sulla società, cercando di migliorare le buone pratiche aziendali attuando le giuste procedure per l’efficientamento, per poi passare alla governance, sensibilizzare le amministrazioni comunali e tutti gli stakeholder per avere il massimo beneficio lavorando nella stessa direzione».

Si parla quindi di bilancio della sostenibilità composto da tre pilastri: ambiente, società e governance. Un discorso, ci racconta Gianni Baldessari, che a 360 gradi coinvolge tutto il territorio, dalla pulizia dei sentieri, all’acquisto di macchine performanti per l’innevamento artificiale, che a parità di acqua consumata producono più neve, per arrivare a progetti a lungo termine: «l’anno prossimo ci sarà l’ammodernamento dell’impianto a fune che sarà a maggior portata: a parità di persone trasportate ci sarà meno consumo di energia e quindi anche meno inquinamento visto che quella energia che consumiamo qualcuno deve produrla».

Una società che lavora al «bilancio della sostenibilità che andrà a braccetto con il bilancio aziendale» e che «condiziona positivamente tutte le maestranze oltre che il territorio: ognuno di noi, nel proprio piccolo, cerca di fare qualcosa per l’ambiente, per mostrare al meglio il magnifico territorio che le Dolomiti ci offrono e di cui tutti abbiamo il diritto di godere».

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