Google prova a decifrare la grafia dei medici
Interpretare la grafia dei medici – definirla calligrafia è fare un torto alla lingua – scribacchiata frettolosamente sulla nostra ricetta può rivelarsi un compito così arduo che su internet non è raro imbattersi in spiritose parodie.
Un codice a tratti incomprensibile, tanto che nel 2014 un rapporto stilato dalla Care Quality Commission, l’agenzia governativa che regola i servizi sociali e di assistenza sanitaria nel Regno Unito, affermava che l’illeggibilità delle prescrizioni mediche rappresentava «un rischio per i pazienti perché il personale doveva consultarsi per decidere cosa vi fosse scritto».
A gettare l’occhio oltre l’ostacolo ci prova ora Google Lens, la tecnologia di riconoscimento delle immagini sviluppata da Google. Nel corso della sua conferenza annuale in India, la società di Mountain View ha annunciato che sta lavorando d’intesa con i farmacisti per sviluppare un modello di intelligenza artificiale e apprendimento automatico all’avanguardia in grado di identificare le prescrizioni scritte a mano.
Gli utenti, da quanto anticipato nel corso della presentazione, potranno scattare o caricare una foto della loro prescrizione medica e il software dell’applicazione potrebbe essere capace di decodificarne la scrittura e evidenziare i farmaci citati nella ricetta.
«Ciò che rende le prescrizioni difficili da digitalizzare per i computer è la stessa cosa che le rende difficili da leggere» per le persone, ha dichiarato Manish Gupta, Research Director di Google India. «Sono destrutturate, stenografiche e piene di indizi che i farmacisti devono decifrare».
La tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma Gupta ha anticipato che «funzionerà da tecnologia per la digitalizzazione di documenti medici scritti a mano» e che «nessuna decisione verrà presa esclusivamente sulla base dell’output fornito da questa tecnologia».