Economia

Ue: manovra prudente, si può migliorare

Positivo il parere della Commissione europea sulla Legge di Bilancio, pur con qualche criticità: bocciate le misure su contanti, pensioni e pos
Credit: EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
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15 dicembre 2022 Aggiornato alle 12:15

La Commissione europea, organo esecutivo e promotrice del processo legislativo dell’Unione europea, giudica il disegno programmatico di bilancio italiano come allineato agli orientamenti e alle osservazioni di bilancio contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 (tenere sotto controllo la spesa corrente, dato il periodo storico caratterizzato da alta inflazione e politica monetaria stringente), definendo, senza sbilanciarsi troppo, «plausibili» le ipotesi macroeconomiche per il 2022 e 2023 su cui si fonda il progetto e «sostanzialmente coincidenti» le valutazioni della commissione «sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale» con quella dell’esecutivo di Meloni.

Apprezzata non solo la «limitata crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale» ma anche le previsioni di finanziamento «per gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica».

Una estremamente misurata, ma rilevante, soddisfazione sulle misure progettate dalla finanziaria, che tuttavia non nega alcuni punti di contrasto con l’orientamento della Commissione, evidenziati ai microfoni dei giornalisti di Strasburgo da Paolo Gentiloni, attuale commissario europeo per gli affari economici e monetari: «Nel merito della legge sottolineiamo la positività degli impegni di spesa per investimenti sulla transizione verde e innovazione tecnologica, poi ci sono dei rilievi».

La prudenza richiesta dall’Europa e «percepita» dal Governo infatti non si traspone su misure non in linea con le raccomandazioni ad hoc per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale. In particolare, la commissione bolla come «non coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni di bilancio» misure come l’innalzamento del tetto del contante a 5.000, la rottamazione delle cartelle esattoriali inferiori ai 1.000 euro relativi agli anni dal 2000 al 2015 - equiparate a «un condono» - ma anche il «il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022».

Bocciato anche il rialzo della soglia (60 euro) entro cui i liberi professionisti ed esercenti possono rifiutare pagamenti con il pos senza incorrere in sanzioni, anche se già poche ore prima all’atteso giudizio di Bruxelles, il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè aveva fatto sapere che «in accordo con la commissione» il Governo starebbe ragionando «sulla possibilità di portare da 60 a 40 euro la soglia».

Pochi progressi anche in merito raccomandazioni di bilancio di luglio della Commissione che «tra le altre cose richiedevano all’Italia di adottare e attuare in modo appropriato la legge di riforma del fisco in modo da ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema tributario».

Nonostante le critiche mosse, la premier Meloni si dimostra soddisfatta del giudizio espresso da Bruxelles «che conferma la bontà del lavoro del governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta». E mentre Il Ministro dell’Economia Giorgetti festeggia per aver smentito «i gufi nazionali», la manovra prosegue a passo svelto il percorso verso l’approvazione in Parlamento.

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