Economia

Manovra, Bankitalia: «contro la modernizzazione»

Queste le parole di Ignazio Visco, governatore della banca centrale della Repubblica Italiana. Criticate le decisioni riguardo pos, tetto al contante, reddito di cittadinanza e flat tax
Credit: Monstera/pexels
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7 dicembre 2022 Aggiornato alle 17:30

Continua il travagliato viaggio del Governo Meloni verso l’approvazione della Legge di Bilancio, e tra le polemiche spunta anche la delusione di Bankitalia per le misure ipotizzate dal nuovo esecutivo. La banca centrale della Repubblica Italiana boccia la nuova manovra per voce del suo governatore Ignazio Visco, che durante la sua audizione davanti ai 7 (su 50) membri delle commissioni Bilancio di Camera e Senato bolla le novità proposte dal governo Meloni come «contro la modernizzazione».

In particolare, le modifiche all’obbligo di Pos, come anche al tetto al contante, sarebbero contrastanti sia con la spinta a modernizzare il Paese, ma anche «con l’esigenza di ridurre l’evasione fiscale». Critiche anche per il reddito di cittadinanza.

Parole dure anche riguardo la flat tax che, secondo il capo del Servizio Struttura economica dell’autority Fabrizio Balassone, rischierebbe di «incentivare l’evasione per evitare l’aggravio fiscale», lo stesso problema che si pone per l’innalzamento della soglia dell’obbligo di pos, proprio perché «soglie più alte favoriscono l’economia sommersa», mentre «l’uso dei pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, ridurrebbe l’evasione fiscale».

Le critiche mosse da Via Nazionale hanno suscitato forti malumori fra le forze di Governo. La reazione immediata del sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari è stata secca e pungente: «Bankitalia è partecipata da banche private: legittimamente ha una visione che reputa più opportuno non ci sia più utilizzo di denaro contante». Un affondo che punta a delegittimare l’indipendenza dell’autorità, ma che dopo qualche ora è stato sgonfiato dalle fonti del Governo, «Non è mai stata messa in discussione l’autonomia della Banca d’Italia che gode invece di pieno apprezzamento per il suo operato».

Il botta e risposta sembra essere stato neutralizzato, ma è arrivato poi un altro giudizio negativo sulla manovra, quello dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) rappresentato dalla presidente Lilia Cavallari, che durante l’audizione ha evidenziato i problemi di equità fiscale generati dalla flat tax, ma anche i possibili rischi connessi alle novità sul pos e sul tetto dei contanti , che «allentano due vincoli che possono contribuire a contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro», nonostante il plauso al governo riguardo il suo impegno a «a ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil»

In tutto ciò, le opposizioni cercano di cavalcare le polemiche legate a queste bocciature chiedendo al Governo di depennare dalla manovra le misure riguardo il pos e il tetto al contante, mentre in casa Cinque Stelle Giuseppe Conte parla di «evasione di cittadinanza, al posto del reddito».

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