Economia

Manovra: ecco una proPOSta POSsibile

Cara Presidente del Consiglio, perché non inserire nella Legge di Bilancio un supporto per gli esercenti che favoriscono le transazioni elettroniche?
Credit: Monstera
Azzurra Rinaldi
Azzurra Rinaldi economista
Tempo di lettura 4 min lettura
6 dicembre 2022 Aggiornato alle 06:30

Cara Giorgia, gentile Presidente del Consiglio,

si rimarca spesso il fatto che lei sia la prima Presidente del Consiglio donna. Ciò che, a mio parere, non si menziona abbastanza spesso è che si trova a rivestire questa carica in una congiuntura davvero complessa sotto il profilo sia nazionale che internazionale.

A novembre, l’inflazione del nostro Paese si è attestata all’11,8%. La cosiddetta inflazione di fondo, ovvero quella calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è passata dal +5,3% al +5,7%. LIPCA (indice armonizzato dei prezzi al consumo) è aumentato dello 0,6% su base mensile e del 12,5% su base annua. Sono livelli che nessuno dei Governi precedenti si è trovato a gestire (secondo Istat, non vedevamo un’inflazione così elevata da marzo 1984, quando era all’11,9%) e che complicano sensibilmente l’approccio strategico da adottare per supportare la produzione nazionale, ma anche i consumi delle famiglie.

Consumi che, com’era prevedibile, sono in calo. Secondo le stime di Confcommercio, i consumi di Natale toccheranno il valore minimo da 15 anni a questa parte. Le tredicesime andranno impiegate in spese necessarie, come mutui, assicurazioni o rette dell’università.

Le buone notizie? Confcommercio rileva anche che, in occasione del Black Friday, gli acquisti sono aumentati del 14,3% rispetto al 2021 (crescita trainata dall’incremento del 16,7% di quelli effettuati online). Insomma, ben 4 miliardi di euro sono stati spesi alla ricerca di occasioni nella settimana di promozioni e questo potrebbe darci qualche informazione incoraggiante sul futuro.

Certamente, la complessità della congiuntura anche internazionale non aiuta. L’invasione russa in Ucraina e la crisi energetica che ne ha fatto seguito hanno giocato un ruolo fondamentale nell’incertezza che ha travolto anche il nostro Paese. Bene, allora, che la Legge di Bilancio preveda una modifica del bonus sociale per supportare le famiglie più fragili rispetto all’incremento delle spese energetiche.

Lo abbiamo visto: le famiglie sono in difficoltà, le imprese anche, così come lo sono i commercianti. Nella lettura video del suo diario, uscita pochi giorni fa, proprio a questo proposito affronta il tema della soglia di pagamento minimo obbligatorio a mezzo POS. E afferma, come stiamo leggendo in questi giorni, che il Governo sta valutando la possibilità di eliminare l’obbligo di utilizzo del POS per le transazioni inferiori ai 60 euro. Rammenta anche che questo è uno degli obiettivi del PNRR e che quindi la modifica prevista dal Governo è oggetto di interlocuzione con le istituzioni europee.

Ma nel suo video fa un passaggio ulteriore: i costi per il servizio legato al pagamento elettronico sono attualmente a carico dell’esercente. E pone alle persone che la ascoltano una domanda, che riporto testualmente: “Se il costo del mio pagare con il bancomat il giornale ricadesse su di me e io pagassi la commissione, ovvero pagassi di più per pagare con il bancomat, lo pagherei col bancomat?”.

Ecco, mi ha dato da pensare. Perché tendenzialmente, non essendo noi paragonabili ad altri Paesi europei quanto a volume di evasione (i Report della Commissione Europea su questo tema ci collocano spessissimo in prima posizione tra tutti i Paesi membri), forse qualche attenzione in più rispetto agli altri siamo chiamati a prestarla. Ma, al netto degli sforzi che, nel corso degli ultimi anni, nel nostro Paese sono stati portati avanti per educare i cittadini e le cittadine all’utilizzo dei pagamenti elettronici (che hanno il vantaggio di essere tracciabili) e che vanificheremmo, il tema del costo del servizio rimane.

E allora mi chiedo: dal momento che, proprio in questi giorni, il Governo sta definendo le misure da adottare per il prossimo anno, se riteniamo che la tracciabilità garantita del servizio del pagamento elettronico possa essere utile al nostro Paese, anche in termini di contrasto all’evasione, perché non prevedere una misura ad hoc? Perché non inserire nella Legge di Bilancio un supporto a quegli esercenti che favoriscono le transazioni elettroniche, in modo che non siano loro a doversi far carico dei costi associati?

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