Ambiente

Piccoli laghi: ce se sono sempre di più (e non è un bene)

Per la prima volta, una ricerca pubblicata su Nature ha mappato gli specchi d’acqua small: sono quasi 3,5 milioni. E contribuiscono all’aumento di emissioni climalteranti. Ecco perché
Credit: Luca Micheli/ Unsplash
Tempo di lettura 4 min lettura
6 dicembre 2022 Aggiornato alle 11:00

Piccolo lago, grande problema. Mentre i grandi laghi soffrono per siccità, mentre gli oceani arrancano per perdita di ossigeno, temperature elevate e carenza di biodiversità, i laghi di piccole o piccolissime dimensioni aumentano di numero.

Si stima che tra il 1984 e il 2019 siano aumentati come superfici globali di 46.000 chilometri quadrati, un po’ di più dell’intera Danimarca per dare una idea.

I piccoli stagni e laghi di acqua dolce sono però dei serbatoi di gas serra e rilasciano costantemente anidride carbonica, metano o protossido di azoto: per le loro dimensioni e conformazioni spesso sono ricchi di batteri e funghi che, nutrendosi di elementi tra cui piante morte e animali sui fondali, contribuiscono alla produzione di emissioni.

Una ricerca internazionale a guida danese da poco pubblicata su Nature Communications racconta a esempio che le emissioni di CO2 prodotte da tutti i piccoli laghi del mondo sono pari all’aumento di CO2 emessa dell’intero Regno Unito nel 2012.

«Ci sono stati grandi e rapidi cambiamenti con i laghi negli ultimi decenni che hanno influenzato i conti dei gas serra, così come gli ecosistemi e l’accesso alle risorse idriche», ha spiegato l’ecologo Jing Tang dell’Università di Copenaghen in Danimarca. Finora però si aveva una idea ridotta del possibile impatto di questi specchi d’acqua dovuta al fatto che i piccoli laghi sono poco mappati.

Grazie alla nuova ricerca è nata una sorta di mappa dei laghi che ci permette ora «una nuova conoscenza dell’estensione e della dinamica dei laghi e ci consente di calcolare meglio le loro potenziali emissioni di carbonio».

Per realizzarla gli esperti hanno usato un mix tra immagini satellitari, algoritmi di intelligenza artificiale e mappe geografiche: in totale sono stati registrati quasi 3,4 milioni di laghi.

Quelli più piccoli (meno di un chilometro quadrato) rispetto alle loro dimensioni spesso producono un elevato volume di emissioni. Rappresentano solo il 15% della copertura totale dei laghi ma sono responsabili del 45% dell’aumento della produzione di anidride carbonica e del 59% dell’aumento delle emissioni di metano (nel periodo dal 1984 al 2019).

«I piccoli laghi emettono una quantità sproporzionata di gas serra perché in genere accumulano più materia organica, che viene convertita in gas. Questo rende più facile per i gas raggiungere la superficie e salire nell’atmosfera - spiega ancora Tang - Allo stesso tempo, i piccoli laghi sono molto più sensibili ai cambiamenti climatici e meteorologici e ai disturbi umani. Di conseguenza, le loro dimensioni e la composizione chimica dell’acqua variano notevolmente. Pertanto, mentre è importante identificarli e mapparli, è anche più impegnativo», ricorda ancora il ricercatore.

Già, ma come si formano e perché a oggi abbiamo più laghi di piccole dimensioni? Secondo gli esperti più della metà dell’aumento della copertura dei laghi durante il periodo di studio è dovuto all’attività umana, essenzialmente bacini idrici di nuova costruzione. Bacini per usi agricoli, industriali o di altro tipo. Il resto è invece dovuto principalmente allo scioglimento dei ghiacciai e allo scioglimento del permafrost, causato dal riscaldamento del nostro pianeta.

I ricercatori sperano che i loro dati si dimostreranno utili per futuri modelli climatici che sappiano tener conto di una parte significativa di gas serra potenzialmente proveniente dalle superfici dei laghi man mano che lo scioglimento e il riscaldamento continuano.

Ora che abbiamo maggiori conoscenze sul numero degli specchi d’acqua gli esperti sperano anche che i set di dati possano essere utili a realizzare modelli in grado di migliorare l’uso delle risorse idriche, così come a valutare la gestione delle acque.

«Ho inviato le nostre nuove stime sulle emissioni di gas serra alle persone responsabili del calcolo del bilancio globale del carbonio, coloro che sono dietro i rapporti sul clima dell’Ipcc delle Nazioni Unite. Spero che li includano nell’aggiornamento dei numeri delle emissioni globali», spiega inoltre Tang augurandosi che il lavoro degli scienziati possa essere utile anche per comprendere l’impatto dei piccoli laghi sulla biodiversità.

Leggi anche
Il 30 giugno 2022 ambientalisti di tutte le età si sono riuniti per protestare contro la decisione della Corte Suprema di limitare le capacità dell’Epa di regolare le emissioni per le centrali elettriche operative
Inquinamento
di Fabrizio Papitto 3 min lettura