Economia

Cresce l’occupazione: quali sono i settori più coinvolti?

Dati Inps rivelano che a settembre 2022 i livelli occupazionali pre-pandemici sono stati ristabiliti. Registrando una crescita del 6,7%
Credit: Courtesy WeWork
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25 novembre 2022 Aggiornato alle 15:00

La pandemia ha avuto effetti pesanti sulla situazione occupazionale italiana. Tuttavia, a due anni dalla stessa possiamo iniziare a tirare un sospiro di sollievo. L’Inps evidenzia come a settembre 2022 siano stati ristabiliti i livelli occupazionali pre pandemici, con una crescita del 6,7%, numeri rassicuranti se si considera che nel 2020 le assunzioni erano diminuite di oltre il 23%.

Ammesso e non concesso che il detto non tutti i mali vengono per nuocere sia vero, possiamo dire che la difficile situazione economica che sta affrontando il Paese è propizia per alcuni settori.

Complice l’inflazione in costante crescita, i discount aumentano il proprio organico. Lidl, operatore di riferimento sul mercato, ha programmato un investimento di 1,5 miliardi di euro con oltre 6.000 assunzioni raggiungendo l’apertura di mille punti vendita nel 2030. A fargli eco negozi come Decathlon che hanno visto un importante incremento delle vendite in seguito al lockdown cavalcando il desiderio generale di avventure e sport all’aria aperta.

Secondo la recente analisi di InfoCamere, le aziende stanno vivendo, in termini di assunzioni, un periodo piuttosto positivo.

Su un campione di 31.000 aziende, 20.695 hanno incrementato i propri addetti rispetto all’anno precedente.

I risultati migliori vengono dal turismo, che dopo un paio di anni di stop, si posiziona in testa alla classifica con un aumento del 19,8%. Non c’è da stupirsi dei risultati analizzati che fotografano perfettamente la situazione sociale, economica e politica del nostro Paese.

A seguire nella graduatoria abbiamo: il settore dei servizi alle imprese, le quali di fronte a ostacoli crescenti hanno aumentato la richiesta di prestazioni di consulenza e assistenza; il comparto delle costruzioni, fortemente spinto dai superbonus e, infine, il settore logistico e dei trasporti con un aumento appena superiore al 7%.

La crescita maggiore si è verificata nel Sud Italia dove non solo l’aumento occupazionale (del 8,6%) supera di un punto e mezzo il Nord Ovest, ma ben 4 aziende su 10 hanno avuto un incremento dell’organico del 10%.

L’area settentrionale, difatti, presenta un’elevata concentrazione di imprese manifatturiere, settore aumentato di appena 2,8 punti percentuali (4 punti al di sotto della media). Non è un caso che mentre le aziende metallurgiche, meccatroniche, di lavorazione del legno e metallo lamentano difficoltà nella ricerca del personale, il Mezzogiorno avanzi, ringraziando il turismo, settore trainante della sua economia, per questi ottimi risultati.

Un ruolo chiave nelle assunzioni è, poi, ricoperto dalle agenzie per il lavoro. Punto di riferimento per le imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, che spesso e volentieri non presentano competenze specifiche per il recruiting.

Come sottolinea il presidente di Adecco, Andrea Malacrida, queste identificano proprio nelle agenzie interinali un canale adeguato per fronteggiare l’incertezza del periodo. Adecco, continua il presidente, ha collocato nel corso dell’anno oltre 60.000 persone sul mercato del lavoro e di queste circa la metà sono state assunte proprio dall’azienda stessa, confermando la creazione di una catena occupazionale.

Occupazione in crescita anche nei settori digitali, con aziende pronte a investire in personale con competenze sempre più specifiche e aggiornate.

La St Microelectronics ha deciso di investire 2 miliardi ad Agrate Brianza e più di 700 milioni a Catania con un incremento, rispettivamente, di 600 e 700 unità. A questa si aggiungono Neulabs che in solo 18 mesi sta per superare la quota di 100 dipendenti, Leonardo che prevede di raddoppiare i ricercatori presenti all’interno dei suoi laboratori e Deloitte, una delle più grandi aziende di revisione e consulenza, che conta in Italia 11.000 dipendenti e che prevede entro maggio 2023 di assumerne altri 3.500 cercando per lo più ingegneri specializzati in intelligenza artificiale e nell’ambito green e sostenibile.

Il momento storico nel quale ci troviamo si riflette prepotentemente sul mercato, compreso quello occupazionale, sottolineando una connessione che non può in alcun modo essere scissa. Se questi dati ci garantiscono una tranquillità sulla ripresa economico occupazionale della Penisola, è bene conoscere però il quadro per intero che vede, secondo l’Inps, una crescita dell’occupazione di 0,2 punti, mantenendo stabile il tasso di disoccupazione generale.

Dato positivo? L’occupazione giovanile sta crescendo di 1,6 punti percentuali.

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