Economia

Cosa c’è nel nuovo decreto Aiuti

Via libera dal Consiglio dei ministri al provvedimento a sostegno di famiglie e imprese. Tra le misure bonus energia, taglio delle accise, sì alle trivelle, tetto al contante a 5.000 euro e Superbonus rimodulato al 90%
Credit: Roman Kraft/ Unsplash
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
11 novembre 2022 Aggiornato alle 16:00

Il 10 novembre il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Aiuti quater. Risorse per 9,1 miliardi di euro provenienti dall’extragettito fiscale autorizzato dal Parlamento per finanziare interventi contro inflazione e crisi energetica a sostegno di famiglie e imprese. Vediamo quali misure sono previste dal provvedimento.

Imprese

Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari al 40% per le imprese energivore e “gasivore” e al 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Le imprese potranno inoltre richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Benzina e diesel

Stanziati 1,3 miliardi euro per il finanziamento della proroga fino a fine anno degli sconti di 30,5 centesimi a litro sulle accise di benzina e diesel. Per il Gpl lo sconto vale 8 centesimi al kg, cifra che sale a 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva. Confermata anche l’Iva ridotta al 5% per l’acquisto di gas naturale per autotrazione.

Trivelle

Via libera anche alla norma sblocca trivelle, inizialmente prevista come emendamento al decreto Aiuti ter. In deroga al decreto legislativo del 2006, il testo prevede «il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi».

Tetto al contante e bonus Pos

A partire dal 1° gennaio, la soglia per il pagamento in contanti sale a 5.000 euro rispetto ai 1.000 attuali. La prima ipotesi era stata quella di portare il tetto a 10.000 euro, ma la proposta, una delle prime presentate dal governo Meloni, era stata duramente criticata dalle opposizioni, preoccupate che la misura potesse favorire l’economia sommersa e incrementare l’evasione fiscale.

Allo scopo di incentivare i pagamenti elettronici sono stati stanziati 80 milioni di euro per il 2023 destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. Che si traducono in un credito di imposta fino a 50 euro per ogni registratore di cassa telematico acquistato.

Superbonus

Il testo prevede una rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023. «Per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari – si legge nella bozza del decreto – la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro».

Introdotto quindi il criterio Isee, che secondo la versione preliminare del testo sarebbe legato al quoziente familiare. «Non si è mai vista una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi», ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rivendicando come «scelta politica» quella di ridiscutere il merito della misura.

Il Superbonus si applica invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

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