Economia

Flat Tax? Avvantaggia le partite Iva, ma non i dipendenti e pensionati

Il nuovo governo ha puntato a estendere la tassa piatta a lavoratori autonomi prevedendo una soglia ridimensionata a 85.000 euro. Non essendo progressiva rispetto alle fasce di reddito, la misura rischia di favorire i livelli di reddito più alti
Credit: charlesdeluvio/ Unsplash
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11 novembre 2022 Aggiornato alle 14:00

La tassa piatta, strutturata in unaliquota identica per tutti, è una delle tematiche principali al centro del Governo Meloni. Fin da subito, il nuovo governo ha infatti puntato a estenderla a lavoratori autonomi in partita Iva prevedendo una soglia che fino a poco fa era fissata a 100.000 euro di ricavi e attualmente è stata ridimensionata a 85.000.

Quale sarebbe il problema, dunque? Che a oggi, sia dipendenti che pensionati pagano un Irpef la cui aliquota è fino a quattro volte superiore rispetto a quella che viene applicata ai redditi prodotti dai lavoratori autonomi. Il punto cardine della questione è che la flat tax, non essendo progressiva rispetto alle fasce di reddito, rischia di favorire i livelli di reddito più alti.

Il rimedio ipotizzato dal governo? Per colmare il problema esistente, nella legge di bilancio potrebbe essere introdotta una flat tax incrementale, che consisterebbe in un adeguamento della tassa in rapporto al reddito generato.

Non si parla di un vantaggio invidiabile, in termini economici, poiché in Italia i livelli salariali non crescono da molti anni e le pensioni aumentano solamente in presenza di inflazione.

Lingresso della flat tax al 15%, quali conseguenze avrebbe?

Aiutiamoci con alcuni esempi concreti. Prendiamo il caso di un reddito annuo pari a 30.000 euro. Se viene prodotto da un lavoratore autonomo, gli viene applicata l’aliquota flat al 15%, che consiste in un prelievo di 2.600 euro. Per un lavoratore dipendente, il prelievo ammonterà a 4.500 euro. Per un pensionato, a 6.700 euro. E per un reddito annuo di 60.000 euro? Mentre il lavorare in partita Iva versa un contributo pari a 5.200 euro, il lavoratore subordinato ne versa 16.300 ed il pensionato 18.700.

La flat tax, quindi, porterebbe certamente a una semplificazione nella struttura del prelievo fiscale, attualmente piuttosto complessa. Allo stesso tempo, tuttavia, andrebbe a totale beneficio dei lavoratori autonomi, mentre proporzionalmente a risultarne svantaggiati sarebbero sia il personale dipendente che l’enorme volume dei pensionati. Allo studio sarebbero, infatti, misure compensative come la rivalutazione delle pensioni, firmata dal Ministro Giorgetti e che dovrebbe entrare in vigore con il nuovo anno.

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