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Chi è Matteo Piantedosi?

Classe ‘53, napoletano e con una passione per Pino Daniele. Piccola biografia del neoministro dell’Interno
Credit: ANSA/ ANGELO CARCONI
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27 ottobre 2022 Aggiornato alle 18:00

Un “civil servant” capace di mettere d’accordo tutti. Anche quel Matteo Salvini che per settimane ha fatto di tutto per avere il suo posto.

Matteo Piantedosi è il nuovo ministro dell’Interno. Nato nel 1963 a Napoli (il suo idolo musicale è Pino Daniele), Piantedosi è laureato in Giurisprudenza.

La sua carriera in prefettura inizia nel 1989 a Bologna dove per otto anni è capo di Gabinetto. Nel febbraio 2007 diventa viceprefetto vicario fino al 2009, quando viene chiamato al ministero dell’Interno a dirigere l’Ufficio relazioni parlamentari.

Nel 2011 diventa prefetto e trasloca a Lodi, la sua prima sede. Passa meno di un anno e torna a Roma per il suo primo incarico accanto a un leghista: diventa vicecapo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Roberto Maroni (che ha apprezzato anche la sua recente nomina).

A novembre dello stesso anno, arriva una nuova nomina: vicecapo della Polizia. Lavora quindi come vice capo di gabinetto della ministra Annamaria Cancellieri durante il governo Monti. Da qui una pausa da Roma che si conclude nel 2018.

L’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini lo vuole al suo fianco come capo di gabinetto (è il più giovane nella storia del Viminale). Il periodo da ministro per Salvini è pieno di polemiche: è accusato di non essere mai presente al ministero perché troppo impegnato nella propaganda politica e soprattutto la sua politica dei “porti chiusi” ai migranti lo porta a litigare anche con i suoi stessi alleati di governo, i 5 Stelle.

Piantedosi coordina il lavoro e aiuta il leader leghista nel mettere in pratica i “respingimenti” e i decreti sicurezza.

Il suo lavoro gli guadagna la simpatia del capo del Carroccio, ma lo fa finire nel registro indagati della procura di Agrigento per i reati di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio in riferimento al caso Diciotti, la nave della Guardia costiera a cui non fu concesso di far sbarcare i migranti soccorsi nell’agosto 2018. In seguito il capo di gabinetto è stato escluso dagli indagati.

Con la fine del Conte I, Piantedosi resta al Viminale accanto alla neoministra Luciana Lamorgese. L’esperienza dura fino al 2020 quando viene nominato prefetto di Roma. Poi arrivano le elezioni del 25 settembre e la vittoria netta del centrodestra. Salvini vorrebbe tornare a guidare il ministero dell’Interno, ma Meloni è preoccupata dal protagonismo del leader leghista in quel ruolo. Piantedosi sembra la soluzione perfetta: è un tecnico, ma gode della stima Salvini. Quanto ne ricalcherà le orme lo diranno i prossimi mesi.

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