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La top 5 degli elettrodomestici più energivori

Oggi più che mai è importante sapere quanto consumiamo in casa, per cercare di ridurre gli sprechi e i costi in bolletta

I costi energetici delle famiglie e delle imprese italiane sono, in questo momento più che mai, sotto l’occhio del ciclone. Con l’aumento vertiginoso delle bollette che stiamo vivendo - e vivremo soprattutto durante l’inverno - parte la ricerca ai metodi per contenere i consumi e i costi.

Tra i protagonisti del dispendio energetico familiare abbiamo sicuramente i nostri amici elettrodomestici, a cui siamo talmente abituati che alle volte non ci rendiamo conto che anche loro hanno un costo e che molti andrebbero spenti dopo il loro utilizzo. Nella bolletta mensile, questi sono una componente molto importante. Ogni apparecchio ha un consumo che dipende per prima cosa dall’utilizzo che ne facciamo, ma anche dalle sue caratteristiche tecniche, dalla grandezza, dall’efficienza del modello.

Importante, quindi, conoscere quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia: un buon modo per cercare di contenere i costi in bolletta e ridurre l’impatto che questi hanno sull’ambiente. Per calcolare il loro consumo si può utilizzare un misuratore di consumo elettrico, conosciuto anche come wattmetro, (così da misurare la potenza impegnata da ogni singolo apparecchio e il suo consumo energetico in un certo periodo di tempo), non sottovalutando però anche i consumi “silenziosi” degli elettrodomestici in standby.

I 5 elettrodomestici che consumano più energia

Parlando di consumi energetici possiamo dire che una famiglia tipo negli ultimi 9 mesi (senza considerare, quindi, gli aumenti stimati da Arera per il mese di ottobre, +59%) ha speso per le bollette elettriche circa 776 euro. Facile.it, con l’aiuto di mUp Research e Norstat, ha calcolato quanto gli elettrodomestici più utilizzati nelle case italiane pesano sulla bolletta, tenendo in considerazione i consumi indicati nelle etichette energetiche dei dispositivi e il prezzo dell’energia applicato nel 2022 nel mercato tutelato per una famiglia tipo.

Il primo posto va al condizionatore: questo apparecchio è un sorvegliato speciale per eccellenza dal punto di vista dei consumi e, secondo le stime di Facile.it, può pesare in bolletta fino a 232 euro all’anno, ovvero circa 19 euro al mese.

Al secondo posto in classifica si posiziona il frigorifero, elettrodomestico indispensabile per tutti noi, collegato alla corrente h24 e, quindi, dal punto di vista dei consumi, uno dei dispositivi più energivori. Un frigorifero da 350 litri con congelatore integrato in classe A, costa in bolletta 142 euro l’anno, dunque 12 euro al mese.

Al terzo posto troviamo la lavatrice, un altro elettrodomestico indispensabile per la vita di tutti i giorni. Dal punto di vista dei consumi, considerando una lavatrice in classe A acquistata nel 2020, il costo annuo in bolletta è pari a 91 euro, circa 8 euro al mese. A differenza di altri apparecchi elettrici, il consumo di quest’ultima dipende molto anche dalla temperatura dei lavaggi: per esempio, uno a 40°C permette di risparmiare rispetto a un lavaggio a 60°C. Per limitare i consumi e ridurre i costi è una buona idea quella di usare la lavatrice a 30° e scegliere la modalità eco per i lavaggi frequenti.

Il quarto posto è occupato dalla lavastoviglie: per questo elettrodomestico il costo in bolletta è di 88 euro all’anno, quindi 7 euro al mese, considerando sempre un utilizzo di 2-3 volte a settimana.

Al quinto posto e ultimo posto secondo i dati di Facile.it troviamo il forno che, utilizzato una volta ogni due giorni, arriva a fatturare in bolletta 62 euro all’anno, dunque 5 euro al mese, considerando un forno elettrico da 70 litri

Quali sono gli elettrodomestici che consumano anche da spenti?

Tra gli elettrodomestici che consumano di più in standby troviamo il computer (i pc sono strumenti che continuano a consumare anche da spenti, quindi la raccomandazione è quella di spegnerli), la tv decoder e tv a retroproiezione, la macchinetta del caffè (se non viene usata meglio scollegarla dalla presa perché consuma più di 1 watt all’ora), console per videogiochi (consuma circa 1 W se è spenta ma collegata), microonde (ancora peggio se si lascia lo sportellino aperto, arrivando a consumare 25,79 W), telefono cordless (fino a 2,9 W all’ora), caricabatterie per cellulare (se non collegato al telefono ma attaccato alla presa), apparecchiature audio (dispositivi che difficilmente vengono scollegati e possono raggiungere un consumo di 14,4 W).

Elettrodomestici: le etichette di classe energetica

In un suo report Arera (Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità), facendo riferimento al primo trimestre 2022, evidenzia un aumento della bolletta dell’elettricità del 55% e del 41,8% per quanto riguarda quella del gas. Motivo in più per correre ai ripari e cominciare un uso più corretto dei nostri elettrodomestici. Secondo una normativa europea, inoltre, questi ultimi devono essere accompagnati da un’etichetta energetica che fornisce informazioni sul loro livello di consumo.

Per l’effettivo risparmio energetico si raccomanda di acquistare elettrodomestici nella classe energetica A, la tipologia con la massima efficienza: il prezzo di vendita è superiore rispetto ai normali apparecchi, ma questo è bilanciato da una migliore resa energetica e un conseguente risparmio in bolletta.

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