Bambini

3 recensioni per piccoli e grandi lettori

Una fila di pesci in fondo al mare sta aspettando qualcosa di misterioso: cosa sarà? La magia preme per uscire da un castello incantato. Quello che la cultura occidentale deve al mondo greco
Il castello incantato di Olia - Illustrazione di Saara Söderlund
Il castello incantato di Olia - Illustrazione di Saara Söderlund

Dal 19 al 23 maggio a Torino torna il Salone del Libro negli spazi di Lingotto Fiere, con tanti eventi rivolti ai più piccoli.

La storia di Cipì e Bandiera, uno spettacolo inedito che coniugando lettura e teatro, inaugura il programma bambini. Ma anche Favole in città, dedicato alle collane di filastrocche e racconti scritti dai bimbi e ambientati nelle loro città, e la presentazione del nuovo libro di Geronimo Stilton, Alla scoperta del mondo digitale, realizzato in collaborazione con Agia: un’occasione per riflettere sui diritti dei minori nel web e sui social network e sui rischi che possono correre.

In attesa delle novità del Salone, passiamo in rassegna le 3 letture proposte questa settimana.

1) Che succede in fondo al mare? Tomoko Ohmura (Babalibri)

Nel profondo del mare sta accadendo qualcosa di insolito. Pesci e crostacei sono in fila sul fondale e sembrano attendere qualcosa. Nel fermento generale c’è chi si distrae, chi gioca e chi fa i dispetti. La tartaruga marina insiste per raccontare una storia, la latimeria e il tonno vogliono divertirsi con la razza, mentre il polpo e il calamaro si spruzzano l’inchiostro. Il Signor Gambero, dal canto suo, pare saperla lunga e dispensa consigli a tutte le 50 creature marine presenti.

Una dopo l’altra seguono il simpatico gamberetto. Tutte quante insieme, infatti, saranno necessarie per compiere un’impresa senza precedenti: salvare la Signora Medusa che per ringraziarli si trasformerà in un’incredibile giostra sul fondo del mare.

Una storia illustrata della giapponese Tomoko Ohmura, divertente e istruttiva, per imparare i nomi dei pesci e le loro peculiarità. L’autrice, dopo aver lavorato per diverso tempo come impiegata, ha scoperto la passione per l’arte dell’illustrazione, si è diplomata alla Palette Club School e da quel momento si dedica alla letteratura d’infanzia.

2) Il castello incantato di Olia, Sophia Anderson (Rizzoli)

La piccola Olia vive assieme alla sua famiglia a Castel Mila, una dimora antichissima che sorge in riva a un grande specchio d’acqua. La nonna Babusya le racconta che le cupole in cima al palazzo costruito con tronchi di pino brillano alla luce della luna perché sono piene di magia, che il vento sinistro che soffia da qualche tempo intorno a Castel Mila altro non è che proprio la magia che preme per liberarsi.

La bambina non sa se credere alle storie della nonna, perché in 13 anni di vita non ha mai visto nulla di vagamente magico nel castello. Un giorno, però, le sembra di intravedere un domovoi, uno spirito della casa che si presenta come un ometto “dalle sembianze volpine”. Possibile che il castello sia davvero incantato? Per impedire che la sua casa venga distrutta e la sua famiglia messa in pericolo, Olia dovrà cercare di raggiungere il mondo da cui la magia sta fluendo via.

Dopo La casa che mi porta via, candidata alla Carnegie Medal e finalista al premio Andersen, Sophia Anderson torna con un’avventura dalle atmosfere oniriche e dai risvolti fiabeschi. Cresciuta a pane e racconti dalla madre scrittrice e dalla nonna, l’autrice gallese nutre un grande amore per il folklore e le leggende.

3) Siamo tutti Greci, Giuseppe Zanetto (Feltrinelli)

Si dice spesso che la Grecia antica sia la madre della civiltà occidentale, ma che cosa si intende esattamente? In che modo la Grecia degli atenei e degli spartani fa parte delle nostre radici? In che modo, riesce a essere sempre attuale?

“Siamo greci quando parliamo, e pensiamo quello che diciamo; siamo greci quando mettiamo in dubbio quello che siamo abituati a pensare, e proviamo a vedere se è possibile pensare in modo diverso. Siamo greci quando non ci adagiamo su formule già pronte. Siamo greci ogni volta che costruiamo il futuro.” L’espressione Siamo tutti greci” è stata pronunciata da uno dei più grandi poeti del Romanticismo inglese, Percy Shelley, aperto sostenitore della guerra di indipendenza dei greci contro la dominazione turca.

La disamina portata avanti punto per punto dall’autore, Giuseppe Zanetto – docente di Letteratura all’Università Statale di Milano - si articola in 6 capitoli. Nel primo, per esempio, racconta le donne della cultura greca e la grande modernità di alcuni personaggi del teatro e della drammaturgia, come Lisistrata protagonista dell’omonima commedia di Aristofane. Dalla politica, alla libertà di parola, all’arte, Zanetto scandaglia tutti gli aspetti della vita di un greco antico che potremmo comparare a quelli di un individuo dei nostri tempi. Lo fa arricchendo le sue argomentazioni con riferimenti storici e letterari.

“La Grecia antica è un luogo straordinario, dobbiamo andarci con la consapevolezza che si tratta di camminare a ritroso per molti secoli. Ma quando ci arriviamo e ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che molto di quel che vediamo ce l’avevamo già dentro. Possiamo quindi tornare al presente con la certezza che laggiù, in Grecia, c’eravamo già stati. Siamo tutti greci, infatti”.

Leggi anche
libri
di Caterina Tarquini 4 min lettura
libri
di Caterina Tarquini 3 min lettura