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I pirati buoni e le mappe amiche delle disabilità

Per alcuni, un tesoro è un forziere pieno di ori. Per altri, è trovare un bagno o andare al museo. Grazie a nuove app e pirati buoni, ora ci sono le mappe per trovarlo
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7 maggio 2022 Aggiornato alle 09:00

Le cartine stradali e le mappe sul telefono sono noiosissime. C’è sempre e solo quello che ci si aspetta: strade, case, qualche fiume. Le mappe del tesoro dei pirati, invece, sono diverse. Perché le mappe del tesoro servono a svelare quello che è nascosto. Sono delle mappe che dicono quello che le mappe non dicono. Il pirata scarabocchia sulla cartina quello che al geografo non sembrava importante: una palma piegata, una roccia a forma di nasone, una grotta nascosta nella foresta tropicale. E dentro - PAF! - il tesoro.

Non tutti i tesori si assomigliano. Al pirata un forziere pieno di dobloni d’oro e pietre preziose. Ad altri, un bel pomeriggio al museo o, che ne so, un bagno quando ti scappa forte la pipì. Non ridere, se non ci credi vuol dire che non hai mai dovuto cercare le cose facili sulle mappe del tesoro.

In Italia ci sono 3 milioni di persone con disabilità: 3 milioni di persone non sono poche. C’è chi nasce con la sua disabilità e chi si ammala o ha un incidente solo più tardi. Ogni tanto questa disabilità si vede e ogni tanto non si vede.

Le disabilità sono diversissime e numerosissime: c’è chi non riesce a camminare, chi non vede o vede poco, chi non sente o sente poco, chi non riesce a concentrarsi, chi perde la memoria, chi respira a gran fatica.

I posti fuori casa si chiamano “spazi pubblici” perché sono di tutti: le scuole, i parchi, i marciapiedi, gli autobus, i teatri, i bar. La verità, però, è che non sono di tutti, ma solo di tanti. Infatti in molti di questi spazi non è facile entrarci in carrozzina - o col passeggino, come quando eri piccolo: chiedi ai tuoi genitori! Ci sono scalini, porte pesanti, corridoi stretti, scritte piccolissime che non si leggono. Con tutti questi ostacoli e queste peripezie, trovare un bagno comodo è come trovare un tesoro!

Fortunatamente, il mondo è pieno di pirati buoni che stanno disegnando le nuove mappe del tesoro. Paolo e Petru, per esempio, stanno disegnando una mappa nel telefono dove tutti possono suggerire i posti dove ci sono rampe o persone che parlano la lingua dei segni, per esempio. Ma anche pericoli e tranelli come le buche sui marciapiedi o gli ascensori rotti.

Non ci sono Paolo e Petru, la ciurma dei corsari buoni è all’arrembaggio. La Pinacoteca di Brera è un museo bellissimo pieno di quadri. Per farlo scoprire a tutti, hanno inventato una mappa del tesoro che racconta i quadri usando delle parole semplici e delle figure speciali per chi fa fatica a leggere e capire. La bellezza è un tesoro così, diverso dai soldini: se lo dividi con tutti, è prezioso uguale.

Sai, i tuoi genitori e io siamo stati bambini in un’epoca strana. Un’epoca in cui per sentirci speciali si cercava di non far sentire speciali gli altri. Volevamo essere tutti uguali e al tempo stesso sentirci unici - sì, siamo un po’ scemi…

Tu sei nato in un’epoca diversa e piena di promesse. Abbiamo finalmente capito che, siccome siamo tutti diversi, non ha senso escluderci a vicenda. Rimarremmo da soli.

Abbiamo capito che c’è davvero posto per tutti ma bisogna imparare a parlare di meno, ascoltarci di più e inventare nuove parole. Nuove parole che sono come gli scarabocchi del pirata sulla mappa: mostrano le cose che ci sono e che non sembravano importanti. Ma che invece nascondono un tesoro.

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