Ambiente

Guuud Niuuuz: i lupi messicani sono sempre di più (e altre cose belle)

Ogni settimana, 4 buone notizie green dal mondo che forse non conoscevi: per essere più “eco” e meno “ego”
Credit: Jon G. Fuller/VW Pics via ZUMA Wire 

Oggi la crisi climatica-ambientale è una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali.

L‘aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimico e la perdita di biodiversità presentano dati e trend in peggioramento.

Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te.

I lupi messicani sono cresciuti per l’ottavo anno di fila

Una serie di buone notizie arrivano dal report annuale pubblicato dall’Us Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, che ha confermato la crescita nel 2023 della popolazione selvatica del lupo messicano per l’ottavo anno consecutivo.

Grazie al censimento effettuato l’anno scorso, è stato possibile registrare la presenza di 257 lupi messicani distribuiti fra lo Stato dell’Arizona e quello del New Mexico. Un promettente aumento del 6% rispetto al 2022, che rinforza un trend positivo: «Nel complesso i dati del 2023 sottolineano che il recupero del lupo messicano ha fatto molta strada dal primo rilascio di alcuni esemplari. Ogni anno il numero della popolazione di lupi messicani in libertà aumenta e le aree che occupano si espandono. Anche la gestione genetica delle specie, utilizzando cuccioli in cattività, sta dando risultati. In totale, dal 2016, 99 cuccioli accuratamente selezionati per il loro valore genetico sono stati collocati in 40 tane selvatiche e alcuni di questi hanno prodotto delle cucciolate proprie. Anche se il pieno recupero avverrà nel futuro, l’esame dei dati dell’ultimo decennio fornisce certamente ottimismo sul fatto che il recupero sarà raggiunto», ha affermato Jim de Vos, coordinatore dell’Arizona per i lupi messicani. Questa specie è in pericolo di estinzione da tempo e dal 1977 le autorità hanno avviato notevoli sforzi per conservarla.

I piani giapponesi per i terreni biologici

Il governo del Giappone è intenzionato a convertire il 25% dei suoi terreni agricoli in chiave eco-sostenibile e biologica entro il 2050, in modo da adottare su scala nazionale delle pratiche rispettose dell’ambiente.

La scelta di intraprendere questo percorso è stata dettata dal fatto che una serie di ricerche scientifiche hanno scoperto che le coltivazioni agricole, urbane e semi-urbane, della capitale Tokyo, hanno una serie di protocolli ambientali più attenti e rigorosi. Questo trend è determinato dalle pressioni della cittadinanza, che richiede sempre di più prodotti biologici e a km 0. L’attuazione di un piano del genere comporterebbe un’enorme accelerazione delle pratiche green, dato che al momento attuale solo poco più dello 0,5% dei terreni è biologico.

Le poste tedesche rinunciano ai voli nazionali

Un’importante decisione è stata presa dalle poste tedesche, Deutsche Post, che hanno deciso di non utilizzare più i voli nazionali per il trasporto delle lettere all’interno del territorio tedesco.

«In tempi di cambiamenti climatici, la posta aerea per le lettere nazionali all’interno della Germania non è più giustificata, anche perché per la posta delle lettere non c’è più la stessa urgenza come nei decenni passati», ha sottolineato in un comunicato Marc Hitschfeld, direttore operativo di DHL Group, della divisione pacchi e posta. Le lettere che saranno scritte e inviate dalla popolazione tedesca verranno gestite in maniera diversa e trasportate tramite una serie di veicoli lungo una nuova rete di collegamento, consentendo alla società di ridurre di oltre l’80% le emissioni di CO2.

La pianta Azteca Gilia sta ritornando

Una rara pianta floreale presente nello Stato del New Mexico negli Usa, comunemente conosciuta come Azteca Gilia (Alicialla formosa), si sta di nuovo diffondendo nell’habitat naturale dopo aver rischiato di estinguersi.

Secondo l’Energy, Mineral, and Resource Department la progressiva scomparsa di questa pianta era stata determinata dalle continue trivellazioni per estrarre il petrolio e dallo sfruttamento del gas naturale del bacino di San Juan. Per impedire la definitiva estinzione di questo fiore, si è attivata la New Mexico BioPark Society per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della tutela della biodiversità.

Leggi anche