Diritti

Parlamento Georgia: passa la bozza del Ddl sull’influenza “straniera” su Ong e media

Il partito di maggioranza filorusso punta all’approvazione del disegno di legge che obbligherebbe le organizzazioni finanziate da altri Paesi a registrarsi come attori “che perseguono gli interessi di una potenza” estera. Per gli oppositori, la normativa è frutto dell’influenza di Mosca
Tbilisi, Georgia, 16 aprile 2024: i manifestanti protestano con il Ddl sull'ingerenza straniera
Tbilisi, Georgia, 16 aprile 2024: i manifestanti protestano con il Ddl sull'ingerenza straniera Credit: EPA/DAVID MDZINARISHVILI 
Tempo di lettura 3 min lettura
18 aprile 2024 Aggiornato alle 18:00

Martedì 16 aprile, il parlamento georgiano ha votato la prima bozza del disegno di legge “sull’influenza degli agenti stranieri”, mentre più di 15.000 manifestanti si sono riuniti in questi giorni a Tiblisi per protestare contro quella che viene considerata dai critici una normativa frutto dell’ingerenza russa, con lo scopo di reprimere il dissenso.

Il progetto di legge impone a tutte le organizzazioni (Ong indipendenti e media) che operano in Georgia e che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “organizzazioni che perseguono gli interessi di una potenza straniera” o di incorrere in multe salate. La proposta precedente, bloccata a marzo 2023 dopo le violente proteste di migliaia di cittadini nella Capitale, obbligava le organizzazioni a registrarsi con il termine “agente di influenza straniera”.

Ora il partito di maggioranza filorusso, Sogno georgiano, intende ripristinare il Ddl, ma il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha fatto sapere che questa legge «non è coerente con l’aspirazione della Georgia all’Ue e con il suo percorso di adesione», facendo intendere che la candidatura del Paese potrebbe essere a rischio. Dopo la prima votazione, il disegno di legge dovrà passare altre 3 letture in parlamento, e poi probabilmente dovrà affrontare una quarta votazione per annullare il veto presidenziale.

Commentando le proteste, Salome Zurabishbili, presidente della Georgia che ha assunto una posizione particolarmente critica nei confronti del partito Sogno georgiano, ha scritto su X: “L’insistenza delle autorità nel far approvare questa legge contro la volontà della popolazione e nonostante le proteste dei partiti partner è una provocazione diretta - una strategia russa di destabilizzazione”.

Secondo quanto riportato da Reuters, nel corso delle proteste alcuni manifestanti sarebbero rimasti feriti, così come alcuni agenti di polizia. Lunedì sono scoppiati scontri anche all’interno del Parlamento georgiano durante la prima discussione sul disegno di legge: il capogruppo del partito promotore, Mamuka Mdinaradze, stava tenendo un intervento quando è stato colpito con un pugno in faccia dal deputato dell’opposizione, Aleko Elisashvili. All’aggressione è seguita una rissa tra i parlamentari.

Per i partiti di opposizione, questa proposta di legge è ispirata alla legge russa “Sul monitoraggio delle attività degli individui sotto influenza straniera” che “vieta agli ‘agenti stranieri’ di organizzare eventi pubblici, condurre eventi educativi o creare prodotti informativi per bambini, ricevere sovvenzioni governative e investire in imprese strategiche russe”. Per Amnesty International, il Ddl è una minaccia diretta ai diritti alla libertà di associazione e di espressione e per questo va fermata.

Leggi anche