Economia

La crisi del Mar Rosso fa decollare i voli cargo italiani (+18,3% nel 2024)

Il “blocco navale” imposto dagli Houthi sta cambiando le rotte commerciali, con un aumento del traffico merci negli aeroporti italiani
Credit: Ahmed Gomaa/Xinhua via ZUMA Press  

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16 aprile 2024 Aggiornato alle 19:00

Gli attacchi degli Houthi contro le navi container occidentali continuano a proseguire, nonostante l’intervento delle forze navali militari americane ed europee. Questo ha determinato ormai un cambiamento strutturale delle rotte commerciali, con gran parte delle navi che preferiscono circumnavigare l’Africa.

I conseguenti ritardi di 2/3 settimane per la consegna delle merci, imposte dalla nuova rotta, e l’aumento dei costi assicurativi, hanno spinto numerose aziende a optare anche per i voli merci che hanno registrato dei considerevoli aumenti nei primi mesi dell’anno.

Una rilevazione di World Acd, condotta nelle prime 7 settimane del 2024, ha registrato un aumento del 71% dei tonnellaggi aerei da Dubai verso l’Unione europea, del 61% da Colombo (Sri Lanka) e del 58% da Bangkok.

Questo incremento ha coinvolto anche gli aeroporti italiani con un boom dei voli cargo che nel gennaio 2024 hanno raggiunto un quota di volumi pari a più di 90.000 tonnellate, con un +18,8% sul gennaio 2023.

Una crescita che vede in testa l’aeroporto di Roma Fiumicino con +62,5%. Mentre l’aeroporto di Milano Malpensa nel primo mese dell’anno ha fatto un +16,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un boom dell’ecommerce: «Questa tipologia di traffico e-commerce è concentrata a livello nazionale sullo scalo di Malpensa. Secondo le stime di alcuni operatori (imprese di spedizioni) che gestiscono le importazioni di questi prodotti, nei primi due mesi del 2024 il traffico è quadruplicato, segno della forza del mercato delle piattaforme e-commerce B2C», ha affermato a Il Sole 24 Ore Andrea Cappa, segretario dell’Anama, l’associazione degli agenti merci aeree.

Ma nonostante i dati positivi, il settore aeroportuale italiano continua a presentare dei deficit infrastrutturali che impediscono di sfruttare il potenziale economico-industriale dell’Italia: «Nel cargo per via aerea trasferiamo quantità di merci ancora basse se rapportate alla vitalità del Paese. A fatica, arriviamo alla metà delle tonnellate imbarcate dal Belgio e a un quinto della Germania. Lo spazio per crescere, dunque, è immenso», ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente di Assoaeroporti. Molte delle merci trasportate all’interno della nazione sono garantite dal flusso di camion provenienti dalle altre nazioni europee, che hanno degli hub in grado di accogliere flussi maggiori di aerei cargo.

Questi colli di bottiglia hanno di nuovo riacceso le polemiche sull’ipotizzato ampliamento dell’aeroporto di Malpensa, che da tempo è contestato dalle organizzazioni ambientaliste e dai comitati cittadini dei comuni limitrofi, in quanto andrebbe a distruggere la brughiera situata in una zona adiacente allo scalo. La possibile alterazione di un’ecosistema di 44 ettari aveva portato a un’intensa battaglia civica che aveva fermato l’allargamento dell’aeroporto nel giugno 2023, quando il Ministero dell’Ambiente aveva bocciato l’espansione dell’area cargo. Inoltre la Commissione europea aveva posto dei precisi paletti per salvaguardare l’habitat naturale.

Ma l’incremento dei voli e una nuova iniziativa politica del ministro Matteo Salvini hanno riaperto la questione con l’avvio di una difficile trattative fra le varie parti. «Ci sono le condizioni per trovare una soluzione negoziata che tenga conto sia del Decreto VIA e dei paletti che aveva messo, sia di quanto emerso dal Decreto Aria, evitando e prevenendo conflitti interpretativi tra ministeri», ha sottolineato il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria.

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