Economia

Uk: com’è cambiato il paniere dei beni?

L’Office For National Statistics, che raccoglie le informazioni sull’economia del Paese, ha inserito ben 16 nuovi articoli tra i prodotti e i servizi più utilizzati dai britannici, tra cui i vinili. In Italia, invece, ci sono l’all you can eat e i deumidificatori
Credit: Max Fischer 
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18 marzo 2024 Aggiornato alle 10:00

Nel corso degli anni, le abitudini di consumo hanno subito modifiche, più o meno rilevanti, in base al progresso tecnologico, alle tendenze del momento e a nuovi stili di vita.

Pensiamo per esempio alla friggitrice ad aria: presentata nel 2010 sul mercato degli elettrodomestici, ha registrato negli ultimi anni un boom di vendite ed è entrata in molte case di italiani e non. L’aumento delle richieste e delle vendite di questo prodotto ne ha permesso l’ingresso nel paniere dei beni Istat nel 2022 e dal 2024 anche l’Office For National Statistics (Ons) ha deciso di introdurlo tra i beni utilizzati per calcolare l’inflazione annuale nel Regno Unito.

Accanto alla friggitrice ad aria rientrano nel paniere di riferimento britannico anche i dischi in vinile, complici le vendite da capogiro della pop star internazionale Taylor Swift che con il suo album 1989 ha venduto, secondo la casa discografica Bpi, oltre 5,9 milioni di vinili lo scorso anno. Questo modo di ascoltare la musica sembrerebbe, dunque, capace di appassionare anche le nuove generazioni dopo aver raggiunto l’apice del suo successo negli anni ‘80. Dal 1992 non era più comparso tra i beni di riferimento.

In totale, per il 2024 sono 16 gli articoli aggiunti dall’Ons, mentre altri 15 sono stati scartati. Tra questi troviamo il disinfettante per le mani, la cui eliminazione sottolinea l’ormai superata pandemia che ne aveva gonfiato la richiesta; anche le teglie da forno e il pollo intero da cuocere a girarrosto scompaiono dai beni dell’Ons che, invece, accoglie tagli di carne più piccoli e prodotti più salutari evidenziando una modifica delle abitudini alimentari della popolazione in Uk.

Sulla stessa linea si muove l’Italia, con l’Istat che per il 2024 introduce il pasto detto all you can eat all’interno del paniere, un format ormai estremamente diffuso e apprezzato nel settore della ristorazione. Interessante è anche l’ingresso dei deumidificatori d’aria, che mostrano una crescente attenzione degli italiani verso gli effetti dell’inquinamento sulla propria salute, insieme alle lampadine smart, alla piastra per capelli e al rasoio elettrico.

Dall’anno in corso è valutato, ai fini del calcolo inflazionistico, anche il costo di alcuni corsi ricreativi o sportivi come acqua gym, paddle e calcetto: attività sempre più diffuse in grado di accomunare e avvicinare persone di tutte le età. Se quindi il paniere Istat rappresenta un elemento fondamentale per il calcolo dei prezzi e l’analisi del loro andamento, al tempo stesso è indice di usi e tradizioni in costante mutamento.

D’altronde, dalla Seconda guerra mondiale a oggi il modo di vivere è completamente cambiato e con lui i beni e gli oggetti utilizzati. Infatti, se tra il 1939 e il 1953 l’unico riferimento inserito dall’Istat per l’istruzione e la cultura era il “libro della quinta classe elementare”, ecco che tra il 1986 e il 1990 sono stati introdotti I promessi sposi di Alessandro Manzoni e quelli che vengono definiti “libri non scolastici”, seguiti poi tra il 1977 e il 1980 dai “periodici” di vario tipo e dal “vocabolario”.

Poi, dai primi anni 2000, i beni introdotti nel paniere sono aumentai considerevolmente fino a far comparire anche voci come “Libri per la scuola dell’obbligo”, “Retta della scuola elementare privata”, “Istruzione secondaria” e “Istruzione Universitaria”, emblema di un ruolo sempre più rilevante dell’istruzione e della scuola nella società.

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