Futuro

Nevomo ha progettato treni a levitazione magnetica

Grazie alla tecnologia MagRail, la compagnia europea di deep tech punta a far “fluttuare” i vagoni su linee ferroviarie già esistenti. L’obiettivo: dimezzare i tempi di viaggio e ridurre le emissioni
Credit: Nevomo 
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22 gennaio 2024 Aggiornato alle 11:00

Solo pochi mesi fa Nevomo, una delle principali società europee di deep tech, aveva presentato all’Europa intera il suo MagRail, il progetto di levitazione magnetica per un’innovativa soluzione di trasporto di nuova generazione a zero emissioni per raddoppiare la capacità ferroviaria, dimezzare i tempi di viaggio e ridurre significativamente le emissioni di gas serra derivanti dall’aviazione regionale.

Oggi, con la conferma dei successi dei primi test effettuati, quel progetto è sempre più una rivoluzionaria realtà: con MagRail, non solo sarà possibile far levitare i treni, ma sarà addirittura possibile farlo sulle linee ferroviarie convenzionali.

Dopo 3 anni e mezzo di ricerche e test, Nevomo ha dimostrato che è possibile semplicemente riformare l’infrastruttura ferroviaria esistente con un motore lineare e dispositivi di levitazione magnetica, combinando così l’affidabilità dei sistemi ferroviari tradizionali con il potenziale di tecnologie innovative, come la levitazione magnetica.

“Questo risultato, primo al mondo, ha il potenziale per rivoluzionare il trasporto ferroviario, fondendo perfettamente i sistemi ferroviari tradizionali con la visione futura di soluzioni ad altissima velocità, quali l’hyperloop” (la tecnologia, a oggi fallimentare, per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all’interno di tubi a bassa pressione in cui le capsule sono spinte da motori lineari a induzione e compressori d’aria), si legge in una nota di Nevomo.

Per il suo progetto, Nevomo ha pensato di posizionare magneti sui binari e sotto il treno per creare un potente campo magnetico che permettesse al veicolo di levitare. Per eseguire i test è stato necessario costruire un circuito di prova a levitazione magnetica passiva, il più lungo d’Europa, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Unione europea, nell’ambito del Programma di sviluppo intelligente. Il progetto, realizzato nel quadro del programma Fast Track del Centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo, ha richiesto l’installazione di una sorta di grande striscia continua in mezzo alle rotaie esistenti, chiamata “motore lineare”, e un carrello sotto al treno, dotato di magneti, per consentire la levitazione.

Durante le prove, a Nowa Sarzyna (Polonia), su un tratto di circuito lungo oltre 720 metri, i veicoli MagRail hanno raggiunto la velocità di 135 km/h utilizzando la levitazione e rimanendo stabilmente su un classico binario ferroviario. Il veicolo testato, lungo 6 metri e pesante 2 tonnellate, ha iniziato a levitare a poco più di 70 km/h, passando da 0 a 100 km/h in 11 secondi, a un’altezza di 20 millimetri. Secondo il team di Nevomo, in assenza di attrito, questi treni potrebbero riuscire a raggiungere velocità teoriche di circa 550 km/h sulle linee ad alta velocità, riducendo significativamente i tempi di viaggio per i passeggeri.

«Per la prima volta nella storia delle ferrovie, un veicolo ferroviario non si è mosso sui binari esistenti, ma al di sopra di essi, senza attrito. Ciò dimostra che la nostra tecnologia MagRail non è solo una visione per il futuro, ma una soluzione tangibile per il presente. Una soluzione per un’Europa più verde e più connessa. Sfruttando le infrastrutture esistenti, offriamo un approccio economicamente vantaggioso e rispettoso dell’ambiente per modernizzare il trasporto ferroviario, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo», ha dichiarato Przemek Ben Paczek, ceo e co-fondatore di Nevomo.

Con il progetto MagRail, Nevomo sta ora rivoluzionando il modo di pensare il viaggio in treno: come spiegano gli esperti del team, anziché viaggiare secondo orari fissi, i treni MagRail saranno a disposizione dei passeggeri con capacità variabili, adattandosi costantemente alla richiesta nelle stazioni, in modo simile ai sistemi metropolitani, ma per i viaggi interurbani.

Utilizzando la tecnologia di Nevomo, i vagoni saranno in grado di muoversi da soli, semplicemente regolando il numero di carrozze in funzione in base alle necessità. In questo modo, si potrebbe pensare solo di ammodernare alcune tratte o intere linee ferroviarie, eliminando la necessità di costruire infrastrutture di trasporto completamente nuove.

«Consideriamo MagRail come il catalizzatore per trasformare il panorama della mobilità europea, offrendo una connettività senza precedenti e una via da seguire sostenibile per il continente. Mentre affrontiamo le sfide del nostro tempo, dalla congestione alle emissioni, MagRail si distingue come un faro, mostrandoci il percorso verso un aggiornamento rivoluzionario ma evolutivo per le nostre reti ferroviarie, rendendole la modalità per eccellenza del trasporto del 21° secolo», ha affermato il ceo di Nevomo.

Nei progetti del prossimo futuro dell’azienda c’è la volontà di continuare la ricerca e lo sviluppo di MagRail non solo per la levitazione, ma anche per l’ulteriore esplorazione di diverse applicazioni della tecnologia, per migliorare l’efficienza e la capacità del trasporto ferroviario.

Intanto, nei prossimi mesi, inizierà a essere commercializzata la prima versione di MagRail per il trasporto merci, mentre il team di ingegneri e professionisti del settore ha già iniziato a lavorare a una nuova tecnologia: il MagRail Booster, un’innovativa soluzione di retrofit per vagoni ferroviari esistenti, caratterizzata da una propulsione elettromagnetica con un motore lineare che consente movimento indipendente senza locomotiva.

Questi innovativi vagoni possono operare autonomamente, sia in treni completi che individualmente, e possono connettersi o disconnettersi automaticamente con altri vagoni: questo aprirà la strada a nuove applicazioni per il trasporto di merci a livello industriale e, chissà, forse anche di passeggeri in maniera più semplice, veloce e soprattutto più sostenibile.

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