Futuro

X: la Commissione Ue apre un’indagine formale per possibile violazione del Digital Services Act

Il social network di Elon Musk potrebbe aver violato le regole europee per i servizi digitali per mancata trasparenza sulla piattaforma e inadeguata moderazione dei contenuti
Credit: ANSA/ANGELO CARCONI 
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22 dicembre 2023 Aggiornato alle 17:00

La Commissione europea ha annunciato lapertura di unindagine formale su X (ex Twitter) per determinare una possibile violazione del Digital Services Act (Dsa). I temi centrali sono la moderazione dei contenuti, i dark pattern, la trasparenza pubblicitaria e laccesso ai dati per i ricercatori.

Cos’è il Digital Services Act?

Il Dsa è entrato in vigore il 16 novembre 2022 e rappresenta un insieme di norme che hanno 2 obiettivi principali: creare uno spazio digitale più sicuro in cui siano tutelati i diritti fondamentali di tutti gli utenti dei servizi digitali e creare condizioni di parità per promuovere l’innovazione, la crescita e la competitività, sia nel mercato unico europeo che a livello globale.

Le norme specificate all’interno della legge sulla protezione dei dati riguardano principalmente gli intermediari e le piattaforme online, come a esempio, social network, piattaforme di condivisione di contenuti e app store.

Cosa sta succedendo a X?

Iniziamo dal principio: Elon Musk ha acquistato la piattaforma, fino a quel momento conosciuta come Twitter, il 27 ottobre del 2022, per 44 miliardi di dollari. Oggi il social media è nuovamente al centro dell’attenzione per via di un’indagine avviata il 12 ottobre, in via preliminare, dalla Commissione Europea, e resa formale il 20 dicembre.

Lindagine si focalizza sulla lotta contro la diffusione di contenuti illegali in Italia”, sulle “valutazioni del rischio e le misure di mitigazione adottate” e sul trattamento delle segnalazioni di contenuti illeciti da parte del social network. Oltre a questo, verrà esaminata anche lefficacia delle Community Note di X, una funzione che permette agli utenti di aggiungere contesto ai tweet, ma che solleva dubbi per la sua opacità e il suo potenziale manipolatorio.

Quello di cui si accusa principalmente X, in pratica, è la mancanza di trasparenza e l’inadeguata moderazione dei contenuti. Questa nuova indagine, quindi, rappresenta un momento cruciale, segnando un precedente nell’applicazione della nuova legislazione sui servizi digitali. Il commissario Thierry Breton ha annunciato lapertura della procedura, dichiarando che le piattaforme online non possono più agire come se fossero troppo grandi per rispettare le regole.

X si trova sotto indagine principalmente per il suo status e per gli obblighi più stringenti che derivano da esso. Il famoso social network viene definito come piattaforma online molto grande” (Vlop, Very Large Online Platform), con oltre 112 milioni di utenti attivi, superando la soglia dei 45 milioni stabilita dalla legge sui servizi digitali.

La Commissione europea può decidere di adottare decisioni di non conformità” o imporre misure temporanee come modifiche agli algoritmi e un maggiore monitoraggio di parole chiave specifiche. In caso di non collaborazione da parte della piattaforma, la Commissione potrebbe imporre sanzioni fino all’1% del suo fatturato globale annuo e penali giornaliere fino al 5% del fatturato medio mondiale. In caso di violazione del Dsa si può arrivare a multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale e, in casi di reiterazione o gravi violazioni, il divieto di operare in Europa.

Dato che il Digital Services Act non stabilisce un termine per l’inchiesta, a essere cruciale in questo momento è la risposta del mercato, perché una regolamentazione più stringente potrebbe portare maggiori costi operativi e potenziali perdite di entrate, influenzando così le decisioni di investimento e la valutazione del settore.

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