Ambiente

Inquinamento da Pcb, ex studenti vincono causa: risarcimento da 857 milioni dalla Monsanto

Le sostanze tossiche legate all’impianto di illuminazione nella scuola avrebbero causato malattie gravi. L’azienda, ora controllata da Bayer, fa ricorso in appello
Credit: EPA/GEORGIOS KEFALAS
Tempo di lettura 3 min lettura
19 dicembre 2023 Aggiornato alle 11:00

Un risarcimento che sfiora il miliardo. Ha fatto scalpore, negli Stati Uniti e altrove, una recente sentenza che ordina all’azienda Monsanto, oggi controllata da Bayer, di pagare un maxi risarcimento da 857 milioni di dollari a un gruppo di ex studenti, genitori e volontari della scuola Sky Valley Education Center di Monroe, Washington.

La cifra è quella stabilita nel tentativo di risarcire gli ex studenti e tutte le persone che all’interno della scuola, in passato, sono state esposte ai Pcb, policlorobifenili, composti chimici realizzati dalla Monsanto. Sostanze tossiche legate ai Pcb sarebbero state rilasciate per anni dall’impianto di illuminazione della scuola a tal punto da incidere pesantemente, anche con tumori, sulla salute di alunni e personale.

Il verdetto, deciso da una giuria nello stato di Washington, ha ordinato alla Monsanto di pagare ma l’azienda ha già annunciato che farà ricorso.

Un tempo, soprattutto intorno ai primi anni Ottanta, i policlorobifenili venivano utilizzati per usi diversi soprattutto grazie alla loro elevata stabilità chimica e non infiammabilità: dai circuiti idraulici alle vernici, dai pesticidi agli adesivi, sino a impianti di illuminazione.

Fra le caratteristiche più note, quelle di avere una costante persistenza nell’ambiente, tanto che è difficilissimo liberarsene e li chiamano “inquinanti eterni”.Quanto deciso dalla giuria per la Monsanto è “eccessivo” e si tratta solo dell’ultimo verdetto relativo a una lunga serie di contenziosi che riguardano la scuola Sky Valley e l’azienda. Per la Monsanto i test del sangue, l’aria e altri valori raccolti nella struttura, non dimostrano una tale esposizione di livelli pericolosi di Pcb, ma dipendenti, studenti e genitori sostengono al contrario che le sostanze tossiche avrebbero provocato cancro, disturbi alla tiroide e vari problemi di salute.

Il governo degli Stati Uniti aveva messo fuori legge queste sostanze chimiche nel 1979 dopo aver scoperto i collegamenti con il cancro, ma molte componenti basate sui Pcb sono rimaste attive per decenni.

La stessa Monsanto afferma di aver smesso di produrre Pcb nel 1977 e anche che la scuola Sky Valley era stata avvertita della necessità di sostituire lampade e impianto, già negli anni Novanta, avvertimenti che secondo la Monsanto sono stati ignorati.

Dall’altra parte però il gruppo di persone che ha fatto causa insiste sulle responsabilità del colosso americano e, in attesa di un eventuale appello, per ora incassa una prima parziale (e milionaria) vittoria.

Leggi anche
Cambiamento climatico
di Alice Dominese 3 min lettura