Diritti

Messico: trovato morto il primo magistrato non binary

Il corpo senza vita di Jesús Ociel Baena, importante attivista Lgbtq+, era insieme a quello di una seconda persona, identificata come il partner. Non è chiaro se sia stato un omicidio
Credit: AP Photo 
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
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16 novembre 2023 Aggiornato alle 11:00

Jesús Ociel Baena, primo magistrato apertamente non binario e importante attivista Lgbtq+ è stato trovato morto nello Stato centrale di Aguascalientes, in Messico. Il corpo della vittima è stato ritrovato nella sua abitazione, senza vita, insieme a quello di un’altra persona, che i media locali hanno identificato come il partner. Entrambi presentavano ferite apparentemente causate da un oggetto appuntito o un coltello. Baena, classe 1984, si collocava aldilà del binarismo di genere, quindi non si identificava esclusivamente nel genere maschile o femminile, ma utilizzava per sé i pronomi they/them.

La sua figura è stato celebrata in tutta l’America Latina per il lavoro svolto per promuovere i diritti della comunità Lgbtq+ in un Paese che nel 2022 ha registrato la morte violenta di almeno 87 persone appartenenti alla comunità Lgbtq+ per ragioni presumibilmente legate al loro orientamento sessuale o all’identità o espressione di genere. Secondo il gruppo LetraEse, organizzazione civile senza scopo di lucro che dal 1994 si impegna nella difesa dei diritti umani delle persone Lgbtq+ e di coloro che vivono con l’HIV, si tratta di una cifra in aumento rispetto agli anni precedenti (78 nel 2022 e 79 nel 2021).

Ma sono numeri sottostimati, secondo il gruppo: “La cifra reale sarebbe vicina alle 200 vittime di omicidio nel 2022 secondo un calcolo effettuato sulla base di uno studio”. Per questo, attivisti e attiviste hanno sollecitato un’indagine completa sulle minacce legate all’identità di genere. Appresa la notizia della morte del magistrato, lunedì sera gli attivisti Lgbtq+ hanno organizzato veglie e manifestazioni ad Aguascalientes, a Città del Messico, Monterrey e in altre grandi città del Paese, al grido di “Giustizia” e “Non rimarremo in silenzio”.

Secondo quanto riferito dall’Associated Press, Alejandro Brito, direttore del gruppo, ha detto che Baena stava «rompendo le barriere invisibili che chiudevano la comunità non binaria» e aveva ricevuto «molti messaggi di odio e persino minacce di violenza e di morte, e questo non si può ignorare nelle indagini». La ministra della sicurezza messicana, Rosa Icela Rodríguez, ha dichiarato che le autorità stanno indagando sulle cause della morte. «Non sappiamo ancora… se si è trattato di un omicidio o di una sorta di incidente», ha dichiarato in conferenza stampa.

Il pubblico ministero Jesús Figueroa Ortega ha dichiarato che le vittime mostravano ferite apparentemente causate da un coltello o da qualche altro oggetto appuntito e che non ci sarebbero segni o indizi che possano determinare che sul luogo del delitto si trovasse una terza persona. I gruppi per i diritti della comunità Lgbtq+ temono che le autorità messicane liquidino il caso come un crimine passionale, come accade spesso quando si tratta di episodi che coinvolgono membri della comunità queer.

“Esortiamo le autorità locali a investigare in modo esaustivo e senza pregiudizi su quanto accaduto”, ha scritto LetraEse su Twitter. Poche settimane fa, Baena aveva ricevuto un certificato dal tribunale elettorale che lo riconosceva con il sostantivo gender-neutralmaestre”: un passo significativo nella lingua spagnola, che storicamente si divide tra il genere maschile e femminile.

Poco più di un anno fa, il 1° ottobre 2022, Baena aveva prestato giuramento come magistrato del tribunale elettorale dello Stato di Aguascalientes, diventando il ​​primo magistrato non binario nella storia dell’America Latina. Aveva prestato giuramento davanti alla bandiera arcobaleno Lgbtq+, pubblicando una foto su twitter con la didascalia: “Haciendo historia”, ovvero “Fare la storia”.

Brito, di LetraEse, teme che la morte di Baena possa provocare ulteriori atti di violenza contro le comunità queer. «Se questo è stato un crimine motivato da pregiudizi, questo tipo di crimini ha sempre l’intenzione di inviare un messaggio. Il messaggio è un’intimidazione, è dire: “Questo è ciò che potrebbe accadere a voi se rendete pubbliche le vostre identità”».

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