Diritti

Nel mondo 3,5 miliardi di persone non dispongono di servizi igienici

Il mancato accesso a questi strumenti mina la salute e condiziona la qualità della vita in molte parti del mondo; ecco perché il 19 novembre si celebra il World Toilet Day
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19 novembre 2023 Aggiornato alle 09:00

Salute, dignità e sicurezza personale; avere o meno accesso ai servizi igienici può significare molto e influire anche sul diritto all’istruzione, sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo socio-economico di un Paese. Il World Toilet Day è la giornata internazionale dei servizi igienici, dedicata alla sensibilizzazione sulla mancanza di bagni puliti e sicuri per tutti.

Al momento, quasi la metà della popolazione mondiale più povera ed emarginata, composta da circa 3,5 miliardi di persone, non dispone di servizi igienici ed è costretta a urinare e defecare all’aperto, oppure a usufruire di servizi di altre famiglie attrezzate per garantire l’igiene personale. Questo comporta pesanti conseguenze sia sulla salute pubblica sia sull’ambiente. Inoltre, molto spesso sono proprio i giovani a pagare il prezzo più alto: ogni giorno più di 700 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate all’acqua non potabile e agli scarsi servizi igienico-sanitari presenti nei luoghi in cui nascono.

A portare in prima linea questa emergenza è stata la World Toilet Organization, un’organizzazione no-profit fondata il 19 novembre 2001 dall’imprenditore di Singapore Jack Sim con lo scopo di denunciare le pessime condizioni di servizi igienici dei Paesi più poveri. Un proposito raccolto ufficialmente dalle Nazioni Unite che, nel 2012, ha istituito il World Toilet Day.

A livello globale, fino all’anno scorso almeno due miliardi di persone avevano a disposizione solo acqua contaminata non smaltita in sicurezza o per via delle deiezioni, o perché i gabinetti non erano collegati a una rete fognaria funzionante. Di questa situazione risentono anche i fiumi, il suolo, le colture alimentari e di conseguenza le persone che si alimentano con quel cibo. Secondo la Word Toilet Organization c’è “urgente bisogno di massicci investimenti lungo tutta la catena igienico-sanitaria, dai servizi al trasporto, alla raccolta e al trattamento dei rifiuti umani. I governi e i privati devono impegnarsi quattro volte più velocemente per collaborare con le comunità per creare sistemi igienico-sanitari sostenibili che funzionino”.

Questa emergenza sanitaria mina anche il benessere socio-economico globale. Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite, ogni dollaro investito in servizi igienico-sanitari di base restituisce fino a 5 dollari in spese mediche risparmiate. Avere accesso a tali servizi in sicurezza rappresenta il fondamento della sanità pubblica ed è quindi cruciale per la realizzazione di molti altri diritti umani.

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Per questo, il World Toilet Day diventa una preziosa occasione per ispirare azioni in grado di affrontare la crisi sanitaria globale, aiutando anche a raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu, ossia quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie entro quell’anno.

Già nel 2000, le Nazioni Unite avevano integrato i target relativi ad acqua potabile e servizi igienici tra gli obiettivi di sviluppo del millennio (Osm), che tutti i membri si erano impegnati a raggiungere entro il 2015. Tuttavia, il punto n.6 comprende 8 sotto-obiettivi specifici, il secondo dei quali si riferisce all’accesso dei servizi igienico-sanitari adeguati ed equi per tutti entro il 2030, con particolare attenzione ai bisogni delle donne e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

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