Ambiente

Acea approva il Piano: presto il via al termovalorizzatore

Approvata la proposta del progetto. Ora dopo l’ok del Comune al via la gara d’appalto. Prima pietra nel 2024 è impianto operativo dal 2026. Ma i Comitati non ci stanno
Credit: Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Press Wire   
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26 ottobre 2023 Aggiornato alle 12:00

Dopo mesi di polemiche, attese e diatribe nella Roma costantemente alle prese con l’ incubo rifiuti, arriva un primo importante via libera al progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba. Nel 2024 sarà posta la prima pietra dell’impianto e nel 2026 l’infrastruttura per lo smaltimento rifiuti dovrebbe già essere operativa.

Ad annunciarlo è la giunta del sindaco Roberto Gualtieri ufficializzando che i vertici di Acea e della sua controllata Acea Ambiente hanno approvato durante l’incontro avvenuto del 23 ottobre “la proposta rimodulata del progetto Wte, per il termovalorizzatore”. Ora il piano dovrà essere approvato dal Comune.

Prossimo passo sarà poi la messa in gara dell’appalto per la gestione del servizio (il sito rimarrà di proprietà del Comune) e l’azienda che si aggiudicherà il bando dopo la costruzione lo gestirà tramite concessione.

Il Comune aveva già ribadito a fine anno scorso che “l’area industriale di Santa Palomba sarà il luogo dove verrà realizzato il termovalorizzatore, che gestirà 600.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Oltre il 90% delle ceneri pesanti e leggere prodotte dall’impianto andranno a recupero e, in quanto materiale inerte, destinate a fondi stradali e usi edili. Non è prevista la realizzazione di discariche di servizio e l’attuazione del piano consentirà di raggiungere l’obiettivo denominato discarica zero”.

Nonostante l’opposizione del sindaco di Pomezia, Veronica Felici, preoccupata per l’impatto ambientale sul territorio di Santa Palomba, il Comune di Roma ribadisce di voler proseguire dritto lungo la strada intrapresa.

Dal Campidoglio fanno sapere che con l’ultimo passaggio “si chiude una fase importante del processo che ha consentito di migliorare diversi aspetti di un progetto già tecnicamente molto valido e ora si potrà andare avanti velocemente secondo l’iter previsto dalle partnership pubblico-private” e fra circa tre mesi si ipotizza la presentazione del progetto definitivo e successivamente il bando di gara.

Sull’impianto Gualtieri ha ribadito di recente ai media che «la cifra di investimento per il nuovo termovalorizzatore, un impianto top, è significativamente superiore ai 700 milioni di euro che si leggono sulla stampa, al netto degli impianti complementari tra cui l’impianto per la cattura della CO2. Ma abbiamo anche, come doveroso, avviato un’interlocuzione con l’azienda per migliorare la proposta anche dal punto di vista economico, per avere una tariffa più bassa possibile. Finalmente siamo alla chiusura di questa fase negoziale, e usciremo a breve con una gara che avrà delle caratteristiche diverse da quelle che avevamo immaginato che ci consente di andare più veloce su alcune cose. È un lavoro di consiliatura, non di improvvisazione».

Dichiarazioni che il Comitato No Inceneritore a Santa Palomba contesta, ricordando che “è il momento di pretendere piena luce sul termovalorizzatore e sulle relative procedure tenuto conto che il progetto di fattibilità è, di fatto, secretato con un nostro accesso agli atti respinto per non compromettere il buon andamento dell’azione amministrativa e assicurare l’esigenza della segretezza della documentazione tecnica nelle more della pubblicazione del bando di gara”.

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