Economia

Plastica riciclata: aumenta il fatturato delle aziende (+18%)

Sono sempre di più le realtà che hanno investito nel riciclo meccanico della plastica: nel 2022 il fatturato complessivo ha superato 1 milione di euro. Il Nord-Ovest è in testa
Credit: EPA/DANIEL IRUNGU
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8 settembre 2023 Aggiornato alle 08:00

Il riciclo della plastica è, ormai da diversi anni, al centro delle questioni ambientali. Soprattutto dopo la pandemia, infatti, l’utilizzo dei prodotti monouso è aumentato in maniera esponenziale, arrecando un forte danno all’ambiente. Da allora, anche l’approccio degli italiani a questo materiale sembra essere, più o meno, cambiato.

Infatti, secondo il rapporto di The European House-Ambrosetti, nel 2020 la filiera della plastica ha generato in Italia 45,8 miliardi di euro di fatturato (4,7% del totale manifatturiero), 12,7 miliardi di euro di valore aggiunto (5,1% del totale manifatturiero) e 19,9 miliardi di euro di export (4,9% del totale manifatturiero), sostenendo circa 180.000 occupati.

Il 75% del fatturato è generato dalla fase della trasformazione, ma è quella del recupero a riportare i tassi di crescita maggiori in tutti sia nel fatturato che nel valore aggiunto. Inoltre, la componente delle bioplastiche ha sostenuto nel 2021 circa 1,1 miliardi di euro di ricavi, circa 2.900 occupati e 275 aziende, qualificandosi come un’eccellenza europea.

Infatti, proprio per le aziende che spingono sul riciclo meccanico della plastica, si registrano aumenti importanti nel fatturato. Per riciclo meccanico si intende un insieme di processi che riguardano i materiali termoplastici e termoindurenti, e si distingue dal riciclo chimico, più costoso e complesso. Si articola in diverse fasi:

- Selezione dei materiali raccolti e suddivisione in base alla tipologia del polimero

- Triturazione del materiale selezionato

- Lavaggio per eliminare eventuali residui non plastici

- Macinazione ed essiccamento

- Granulazione

A sostenere l’importanza del riciclo meccanico della plastica e il suo impatto sull’economia delle aziende è il rapporto realizzato da Assorimap, nel quale vengono forniti i dati delle aziende raccolti durante il 2022.

Secondo l’indagine, nel 2021 già si era registrato un trend positivo, che viene riconfermato anche nel 2022: il fatturato complessivo del settore nel 2022 ha superato ampiamente il miliardo di euro, attestandosi a quota 1,135 milioni di euro, segnando un incremento pari al 18% rispetto all’anno precedente, complice però anche l’aumento generale dei prezzi.

L’incremento del fatturato è avvenuto nonostante una leggera flessione nella produzione: nel 2021 si era registrato un aumento di produzione del +17% su base annua rispetto al 2020, anche a causa della ripresa dei consumi e delle attività post-pandemia che hanno generato un aumento generale della domanda di plastica riciclata.

Dall’altro lato, il 2022 mostra una lieve contrazione dell’1,5% nella produzione di materie prime seconde in plastica, ovvero materiali derivati dal riciclaggio, dalla rigenerazione o dalla trasformazione di prodotti già esistenti.

Guardando i dati dal punto di vista territoriale, notiamo che le aziende coinvolte nelle attività di riciclo delle materie plastiche sono oltre 350, mentre i produttori di materie prime seconde sono circa 200.

La maggior parte degli impianti di riciclo meccanico si concentra nella zona del Nord-Ovest, con il 40% e con una presenza maggiore nella regione della Lombardia; nel Nord-Est la percentuale raggiunge il 30%, scende al 22% nel Sud Italia e tocca il 9% nelle zone centrali.

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