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Le armi nucleari americane torneranno in Gran Bretagna?

Il progetto di costruzione di un nuovo edificio militare lascia intendere la possibilità che alcune bombe nucleari Usa saranno ospitate in suolo britannico dal 2026. Il Pentagono: “No comment”
Credit: Credit: Sahanad Babali/unsplash
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30 agosto 2023 Aggiornato alle 20:00

Dopo quindici anni di assenza le armi nucleari statunitensi potrebbero tornare a essere “ospitate” nel Regno Unito. La notizia non è ancora ufficialmente confermata ma più indizi raccolti dal Guardian lasciano intendere che, dal 2026, si potrebbe aprire questa possibilità.

Il Guardian riferisce infatti che l’aeronautica a stelle e strisce avrebbe avallato un finanziamento di 50 milioni di dollari per avviare, già dal 2024, un progetto relativo a una mega struttura di 144 posti letto nel Suffolk, in Inghilterra, presso la base della Raf a Lakenheath.

Quando i cronisti hanno indagato sui motivi di questa struttura è venuto fuori che l’aeronautica, per giustificare la spesa, ha dichiarato al Congresso americano che l’edificio era destinato a “ospitare il personale arruolato nell’ambito come di una missione di garanzia”.

Proprio quell’espressione, “missione di garanzia”, sarebbe quella che secondo gli esperti viene usata dal Pentagono per riferirsi alla gestione di armi nucleari.

Sempre dai dettagli raccolti la costruzione dell’edificio è prevista per inizio estate 2024 e dovrebbe terminare nel febbraio 2026, anche se la Difesa per ora ha rilasciato soltanto dei “no comment” sulla vicenda.

L’Inghilterra oltretutto potrebbe non essere l’unico Paese a investire nella costruzione di luoghi adatti per lo stoccaggio di armi speciali: fra i cinque Stati interessati, riferisce la Federation of American Scientists (Fas), potrebbe esserci infatti anche l’Italia e attualmente si parla di stoccaggio di 100 bombe B-61 nei vari Stati.

Nel Regno Unito alcune strutture in grado di ospitarle sono attualmente ancora presenti, anche se prive di armi.

Gli altri Paesi che rientrano nei bilanci della Difesa, oltre al nostro, sono Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia.

Le armi nucleari statunitensi furono installate per la prima volta nel Regno Unito nel 1954 nella RAF Greenham Common e la RAF Molesworth e poi nella RAF Lakenheath capace di ospitare bombe lanciate dall’aria, mentre la forza nucleare britannica oggi è composta esclusivamente da missili Trident lanciati da sottomarini.

Sia Gran Bretagna che Stati Uniti al momento non confermano le indiscrezioni filtrate dalla Fas, ma è probabile che il nuovo edificio possa aprire la strada alla permanenza delle bombe, anche se il controllo resterebbe sotto la guida statunitense.

Alcune associazioni contrarie alle armi nucleari hanno già espresso le loro preoccupazioni e invitato il governo britannico a rifiutare di consentire agli Stati Uniti di ospitare armi sul suolo britannico.

Il timore è che il sito di Lakenheath diventi sempre più “un ingranaggio vitale nella macchina nucleare di Washington all’estero nonostante i rifiuti del governo britannico di riconoscere questa realtà” fanno sapere gli attivisti preoccupati per l’escalation di un possibile conflitto nucleare dopo le tensioni legate all’invasione russa in Ucraina.

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