Economia

Roma: l’emergenza abitativa è reale

Dall’ultimo report di Uil, con Eures e Uniat emerge che nel Lazio una casa su cinque è vuota. Oltre 300.000 nella Capitale, dove i costi di affitti e compravendite continuano a crescere
Credit: Lawrence Chismorie
Tempo di lettura 3 min lettura
31 luglio 2023 Aggiornato alle 14:00

Nel Lazio una casa su cinque è vuota, e oltre 300.000 sono localizzate nella capitale.

Questo dato è emerso dall’ultimo report realizzato dal sindacato Uil con l’istituto Eures e l’associazione di promozione sociale Uniat.

Insieme alla crescente privazione abitativa c’è stato anche un aumento dei beni inutilizzati, che sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni, arrivando a superare i 300.000 solo nella provincia di Roma.

Restando sul tema degli aumenti, anche i costi per le vendite e gli affitti sono più alti del 17% rispetto ad altre province italiane e raggiungono in media 872 euro mensili, contro i 745 delle altre città.

Questa cifra arriva a livelli ancora più alti se parliamo di studentə, con un valore medio di 924 euro al mese.

Sempre secondo i dati emersi dal report di Uil Lazio, il costo medio per acquistare un abitazione a Roma si è abbassato del 19% rispetto al 2014, arrivando a poco più di 200.000 euro, rispetto ai 247.000 di 9 anni fa. Questo non è comunque un dato rassicurante, perché nelle principali città italiane la media si attesta intorno ai 157.300 euro.

Non è una novità che per acquistare una casa ci sia bisogno di attivare un mutuo, il cui importo medio ammonta a 165.000 euro, con un aumento di valore di 600 euro rispetto al 2021; questo incremento è dovuto anche ai forti tassi di interesse e all’inflazione che ha portato il pagamento medio del mutuo per una famiglia del Lazio a 733 euro mensili.

In una nota, Uil Lazio, spiega che “le case vuote della capitale, da sole, basterebbero a risolvere i problemi di tutta la città, senza dover costruire nuovi edifici e consumare più terra”.

La crisi immobiliare continua ad allargare la forbice sociale e il disagio abitativo sta diventando allarmante. Negli ultimi cinque anni il numero di sfratti emessi sono stati 236.000, di cui 205.000 per morosità.

L’edilizia residenziale pubblica è insufficiente a rispondere alla domanda abitativa delle famiglie più disagiate, e questo lo dimostra la percentuale degli alloggi assegnati in rapporto alle richieste presentate, che è inferiore al 5%.

Questo quadro emerge dal rapporto Cgil nazionale, Sonia e Udu sul disagio abitativo Casa: un’emergenza irrisolta.

Riguardo il tema dell’edilizia abusiva, oggi 14.000 famiglie attendono un alloggio popolare, 2.500 vivono in occupazione di immobili non residenziali e 1.000 nei residence, portando nel complesso a 400.000 il numero delle famiglie in alloggi fuori legge all’interno della capitale (14%).

A Ostia e Acilia i residenti che vivono in case non pianificate sono 84.000 e nel VI municipio sono 115.000. A fronte di questa situazione il Governo dovrebbe dare risposte adeguate, ma come sostiene la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, continuano a peggiorare le condizioni di centinaia di migliaia di persone.

La Legge di Bilancio per il 2023 non ha rifinanziato il fondo di sostegno all’affitto o il fondo per la morosità incolpevole, una scelta che sembra avere come obiettivo la colpevolizzazione di chi si trova in condizioni di povertà.

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