Futuro

Llama 2 di Meta: il modello open source che sfida ChatGPT

L’intelligenza artificiale del colosso californiano sarà disponibile gratuitamente, anche per le aziende che non dispongono tecnologie AI. Preoccupa, però, la facilità di accesso per gli utenti malintenzionati
Credit: HI! ESTUDIO
Tempo di lettura 4 min lettura
25 luglio 2023 Aggiornato alle 13:00

La risposta a ChatGPT dai giganti di Meta non poteva di certo mancare. Tra un modello linguistico e un altro, contenitori di miliardi d’informazioni e risorse per svariati utilizzi, nasce Llama 2: il nuovo modello di intelligenza artificiale addestrato su una quantità incredibile di parole prelevate da internet che verrà reso open source dalla società californiana Meta e, quindi, disponibile per tutti.

La società proprietaria di colossi come Facebook e Instagram metterà a disposizione la sua tecnologia AI al mondo intero rincorrendo l’interminabile progresso della scienza, sia per questioni legate alla ricerca che per la realizzazione di nuovi sistemi avanzati. Il modello si potrà scaricare gratuitamente dal sito dell’azienda o tramite partner partecipanti al progetto, come Microsoft.

Llama 2 è un algoritmo molto complesso e le sue grandi capacità rappresentano una sfida a GPT-4, la tecnologia di OpenAI sulla quale si basa ChatGPT. A differenza di quest’ultima, però, l’algoritmo di Zuckerberg cerca di rendere più democratica l’intelligenza artificiale, in modo tale che possa essere accessibile da un pubblico più ampio possibile. Soprattutto grazie all’impressionante mole di dati sulla quale si basa.

Il nuovo algoritmo stimola una sana concorrenza: in uno spazio tecnologico dominato dall’AI, le aziende minori, che non hanno le risorse necessarie per pagare le tecnologie d’intelligenza artificiale più importanti, trarranno vantaggio da questo nuovo strumento e potranno sviluppare così nuovi progetti di ricerca a costi accessibili.

Ma non tutto è oro quel che luccica e bisogna anche soffermarsi sui punti critici della nuova tecnologia: essendo estremamente facile accedervi, molti malintenzionati, criminali o Governi potrebbero utilizzare Llama 2 per soddisfare i loro scopi potenzialmente illegali. Già in passato si è parlato molto dei rischi dei modelli AI open source e di come vengano utilizzati per creare, a esempio, immagini esplicite di minori.

Già all’inizio del 2023 l’azienda ha rilasciato Llama a un gruppo ristretto di ricercatori, ma il modello è trapelato all’esterno ed è stato utilizzato per creare chatbot sessualmente espliciti. Partono da qui le preoccupazioni di alcuni ricercatori e scienziati che hanno descritto direttamente a Zuckerberg l’accaduto, invitandolo a prendere precauzioni contro le problematiche della tecnologia.

Tuttavia Meta si è sempre mantenuta distante dagli scenari proposti da alcuni leader dell’AI, come Elon Musk o Demis Hassabis, ricercatore per l’intelligenza artificiale di Google, che allarmava il mondo riguardo l’avanzata della tecnologia.

Nick Clegg, presidente Global Affair di Meta, ha invitato le autorità di regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale a non temere scenari apocalittici o catastrofici e a non bloccare totalmente gli stessi. Secondo Clegg, l’AI dovrebbe essere regolamentata in modo da mantenere la tecnologia sicura e accessibile.

Meta sta investendo ingenti somme di denaro nell’intelligenza artificiale. Yann Lecun, vicepresidente e responsabile dell’AI dell’azienda, guida un team di ricerca tra i più riconosciuti e importanti al mondo e come Clegg pensa che le preoccupazioni dovute all’avanzamento della tecnologia stessa siano eccessive.

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