Diritti

Spagna, vincono i Popolari: quali conseguenze per i diritti?

Il PP di Feijòo (che non considera l’aborto fondamentale e vorrebbe cancellare la legge per la memoria democratica) diventa il primo partito del Paese. Ma i Socialisti vedono crescere i propri seggi
Alberto Nunez Feijòo, leader dei Popolari di Spagna
Alberto Nunez Feijòo, leader dei Popolari di Spagna Credit: Luis Soto/SOPA Images via ZUMA Press Wire
Tempo di lettura 3 min lettura
24 luglio 2023 Aggiornato alle 11:15

Il Partito popolare (PP) della destra conservatrice spagnola torna a essere la prima forza parlamentare, a spese del partito di estrema destra Vox, suo possibile alleato. Eppure, come riporta Ansa, in serata Feijòo (presidente del PP) ha rivendicato il diritto di provarci: «Come candidato del partito più votato, credo che il mio dovere sia aprire il dialogo, guidare questo dialogo e cercare di governare il nostro Paese».

«Il nostro dovere è evitare un periodo di incertezza - ha aggiunto, chiedendo - che nessuno abbia di nuovo la tentazione di bloccare la Spagna».

Il partito guidato da Santiago Abascal, Vox, ha quasi dimezzato il numero dei suoi seggi, perdendone 19 rispetto al 2019. Per arrivare alla maggioranza assoluta di 176 seggi, ne sarebbero serviti 7 in più. A festeggiare, il Partito Socialista (Psoe) di Pedro Sanchez, che ha ottenuto più seggi rispetto alle scorse elezioni (da 120 a 122): i suoi ministri hanno ballato sulle note di Pedro di Raffaella Carrà per festeggiare.

Oltre ogni previsione (era data quasi per certa la maggioranza assoluta della destra), in questo scenario di parità la bilancia pende a favore di Sanchez, sicuramente più gradito ai partiti localisti: si attendono ora i voti degli spagnoli all’estero che potrebbero far salire a 125 i seggi del Psoe.

Come riportato da Ansa, Sanchez ha dichiarato: «La Spagna e tutti i suoi cittadini sono stati molto chiari: il blocco politico dell’involuzione, del ritorno al passato e dell’abrogazione di tutti i nostri passi avanti negli ultimi 4 anni ha fallito».

«Il blocco di Partito Popolare e Vox è uscito sconfitto, siamo molti di più noi che vogliamo avanzare», ha aggiunto, che ha vinto la scommessa politica di fermare una forza di destra con nostalgie del franchismo, impedendole di tornare al Governo per la prima volta dalla fine della dittatura, grazie anche all’aiuto della sinistra di Sumar, coalizione di sinistra capeggiata dalla ministra del lavoro Yolanda Diaz.

Tra i progetti del PP di Alberto Nunez Feijòo, cancellare la legge dedicata alla memoria democratica, che punta a riconoscere e perseguitare i crimini del franchismo, l’opposizione alla legge sui superprofitti, la contestazione della legge che permette ai cittadini con più di 16 anni di cambiare stato civile senza la decisione di un giudice; inoltre, secondo Feijòo, l’aborto non è un “diritto fondamentale”.

Durante un comizio delle scorse settimane, il leader del PP aveva attaccato Yolanda Diaz, accusandola di truccare i dati sull’occupazione e riferendosi alla sua ottima conoscenza del “makeup”.

Il sondaggio Ipsos per La Vanguardia ha rilevato che l’economia è il problema principale per gli elettori, in cima alla lista del 31% degli intervistati. L’immigrazione, uno dei topic di discussione preferiti di Vox, è stata la tematica più importante per solo il 2% degli intervistati. Altro tema importante della campagna elettorale della destra è stata l’opposizione alla transizione energetica e alla legge sulla conservazione della natura.

In un Paese tanto soggetto e colpito da ondate di calore e siccità, il tema del riscaldamento globale dovrebbe invece essere di fondamentale importanza.

Leggi anche
Esteri
di Marco Biondi 4 min lettura
Lavoro di cura
di Elena Magagnoli 4 min lettura