Diritti

Spagna: l’app che incoraggia gli uomini ai lavori domestici

Il Governo lancerà un’applicazione per registrare le ore dedicate alla cura della casa, come parte di un piano del ministero dell’Uguaglianza per far luce sul carico mentale invisibile che ricade sulle donne
Credit: Anna Shvets    
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24 maggio 2023 Aggiornato alle 18:00

La Spagna vuole riequilibrare il divario di genere che si verifica regolarmente nello svolgimento delle faccende domestiche grazie all’aiuto di una app di nuova creazione promossa dal Governo. All’interno dell’applicazione, che sarà gratuita, ogni membro della famiglia o persona convivente potrà registrare le ore dedicate ai lavori casalinghi, come preparare i pasti, fare la spesa, allestire e sparecchiare la tavola, dare da mangiare agli animali e così via: una lunga lista di incombenze quotidiane forse poco divertenti, ma che qualcuno comunque deve compiere per la buona convivenza.

Il Governo spagnolo intende così incoraggiare gli uomini a lavorare non solo fuori casa e ad assumersi la propria parte di responsabilità nello svolgimento di quei compiti domestici che la tradizione ha sempre affidato al ruolo di cura e al genere femminile L’obiettivo dell’app è anche quello di far luce sul “carico mentale” invisibile che ricade soprattutto sulle donne nell’organizzazione della vita familiare, come ha dichiarato la segretaria di Stato per l’uguaglianza e contro la violenza di genere Ángela Rodríguez, in occasione dell’annuncio dell’iniziativa a Ginevra all’inizio della scorsa settimana.

Secondo quanto riportato dal Guardian, di fronte al Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne (Cedaw) istituito presso l’Onu, Rodríguez ha spiegato che l’app, a cui il Governo ha destinato circa 200.000 euro per lo sviluppo, consentirà di «vedere quante ore di lavoro ciascuno di noi dedica alle faccende domestiche e così riorganizzare il tempo dedicato a quelle attività» e sarà un ottimo «esercizio che potrà essere utile a casa per distribuire equamente le faccende tra figli, figlie, padri, madri o tra coinquilini o partner, là dove la divisione di questi compiti è a volte diseguale».

La sua logica di funzionamento è simile a quella di altre app come Splitwise, con cui è possibile monitorare le spese da dividere, a esempio, con compagni di viaggio, coinquilini e amici. Il Governo sta valutando la società a cui affidare il progetto e il lancio dell’app dovrebbe avvenire entro l’estate.

I dati del sondaggio pubblicato l’anno scorso dall’Instituto Nacional de Estadística ci dicono che circa la metà delle donne spagnole che vivono con il partner si fa carico della maggior parte delle faccende casalinghe, mentre la percentuale degli uomini nella medesima condizione scende drasticamente al 4,3%. Gli uomini che non partecipano abitualmente a queste attività sono il 12,6%, mentre le donne che non fanno nulla in casa sono soltanto l’1,5%.

La tematica è stata affrontata anche nelle aule dei tribunali, dove a marzo di quest’anno un uomo di Malaga, in Andalusia, è stato condannato a pagare alla sua ex moglie più di 200.000 euro per ricompensarla dei lavori domestici svolti durante i 25 anni di matrimonio. La sentenza ha stabilito che la somma era dovuta perché “alla donna era stata tolta ogni possibilità di carriera, poiché si era occupata esclusivamente della cura dei figli e della casa, mentre l’uomo durante tutti gli anni del matrimonio aveva accumulato e fatto crescere in modo esponenziale i suoi beni”.

L’iniziativa di sviluppo dell’app rientra nell’ambito del “Piano per la condivisione delle responsabilità” presentato dal ministero dell’Uguaglianza spagnolo (guidato da Irene Montero), che intende avviare una serie di politiche pubbliche per far avanzare l’eguaglianza tra uomini e donne. “La sfida consiste nel progettare sistemi di cura completi da una prospettiva di genere, intersezionale e dei diritti umani, così da promuovere una responsabilità condivisa tra uomini e donne, lo Stato, il mercato, le famiglie e la comunità”, ha commentato il ministero.

Non sono mancate le voci critiche affezionate allo status quo nella distribuzione dei ruoli familiari, a cui Rodríguez ha risposto con un netto intervento su Twitter: «Oh, i privilegi! Vale per tutti quelli che si offendono facilmente per la suddivisione delle faccende domestiche. Quello che li infastidisce veramente è dover iniziare ad assumersi le proprie responsabilità in casa. Le femministe lo dicono da anni: Manolo, Manolito, la cena tú solito». Ovvero, la cena te la prepari da solo.

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