Ambiente

Goletta Verde: mare del Circeo e di Latina sempre più inquinati

Il viaggio esplorativo di Legambiente fa tappa a Ventotene: quattro i punti “dannosi” nei campioni rilevati lo scorso 28 giugno
Credit: Naja Bertolt Jensen

Continua il viaggio di Goletta Verde di Legambiente nei mari, fiumi e laghi italiani per analizzare le condizioni delle acque e la loro balneabilità.

Una delle tappe laziali, quella di Ventotene, ha riservato però dati poco lusinghieri per una zona molto frequentata nel territorio, meta da anni anche della vacanze di vip e imprenditori. Una di queste zone è il litorale San Felice Circeo, che secondo i dati presentati risulterebbe fortemente inquinata, problema che si aggiunge a quello di avere spiagge e scogliere spesso inaccessibili.

Il viaggio di Goletta Verde: tappa a Ventotene

L’associazione ambientalista ha prelevato lungo le coste pontine undici campioni d’acqua tra il 28 giugno e il primo luglio scorso. Secondo le analisi quattro di questi campioni sono risultati fortemente inquinati e uno inquinato. Tra e zone peggiori quella del Circeo, luogo molto gettonato per la balneazione, in particolare la zona all’altezza dell’incrocio tra via Gibraleon e viale Europa, alla foce di un fosso.

Questo non sarebbe l’unico problema per chi vuole fare il bagno in zona. Non sono poche le denunce pubbliche ed esposti alla Procura di Latina e alla Capitaneria di porto, sollevate per il caso degli arenili difficilmente raggiungibili in via Terracina, dove alcuni consorzi bloccano gli accessi con paletti e cancelli. O il caso di via delle Batterie, strada che conduce alle scogliere del promontorio, dove il consorzio dei proprietari delle ville sta cercando di vietare l’ingresso ai non residenti bloccando il passaggio. Il problema qui non è solo quello della fruibilità di un mare che sembra soffrire per l’inquinamento, ma anche l’accessibilità stessa all’acqua, sempre più negata.

Legambiente: le zone laziali più a rischio

Non buoni quindi i risultati delle analisi compiute da Goletta verde sulle acque lungo le coste della provincia di Latina. Degli 11 campioni prelevati tra il 28 giugno e il 1° luglio, 8 in foci di fiumi e 3 a mare, 4 sono fortemente inquinati e uno inquinato. I peggiori sono: foce Verde (ponte Mascarello) e la foce del Rio Martino a Latina; la foce del canale a Terracina; la foce del fosso via Gibraleon incrocio viale Europa a San Felice Circeo, mentre è stato giudicato inquinato il prelievo alla foce del Rio Santacroce a Formia.

Legambiente: le zone promosse

Migliorate invece alcune zone che l’anno scorso risultavano fuori limite consentito e che invece quest’anno sono rientrati nei limiti: la foce canale in località Pedemontano a Fondi, la spiaggia di Sperlonga e quella del Serapo a Gaeta e lo sbocco del canale a Marina di Minturno. Sempre secondo la sintesi del monitoraggio di Goletta Verde, entro i limiti i restanti due punti che sono presso la spiaggia a nord della foce del fiume Portatore a Terracina e la foce del canale Sant’Anastasia a Fondi.

I rappresentanti dell’associazione ambientalista hanno specificato in conferenza che ci sono dei miglioramenti anche nella zona, ma anche dei punti che risultano fortemente inquinati anno dopo anno. Le difficoltà sono spesso legate alle foci di fiumi, canali e fossi, spesso vicini a spiagge molto frequentate.

Dati laziali sull’Ecomafia 2023

Sempre nell’ultima giornata di Goletta Verde a Ventotene arrivano anche i dati del Rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente, sulle illegalità ambientali nel Lazio e nella provincia di Latina. Il Lazio risulta essere la quarta regione per numero di reati ambientali con 2.642 reati, 4.651 illeciti amministrativi.

Roma è la peggior provincia nazionale in assoluto con 1.315 reati e 1.952 illeciti amministrativi.

La provincia di Latina, per reati totali è al 16° posto nelle classifiche per provincia, con 485 reati e 1.066 illeciti amministrativi.

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