Economia

Svezia, l’inflazione è alle stelle per Beyoncé

Due concerti a Stoccolma hanno fatto salire il prezzo di hotel e ristoranti del 3,3%, registrando un’inflazione del 9,7% su base annua. Si teme un effetto simile per il prossimo concerto di Bruce Springsteen
Credit: Joël PHILIPPON1 /2
Tempo di lettura 4 min lettura
19 giugno 2023 Aggiornato alle 15:00

Beyoncé, la famosa popstar statunitense, vincitrice di 32 Grammy Awards, ha scelto Stoccolma per dare avvio al suo attesissimo nuovo “Renaissance Tour” nelle due date del 10 e 11 maggio alla Friends Arena. Scatenando una reazione inaspettata e insolita sull’economia svedese: la cosiddetta Beynflation.

Nel mese di maggio, circa 46.000 persone hanno cercato alloggio e mangiato nei ristoranti della capitale svedese, accorsi da tutto il mondo per assistere ai due concerti evento di Beyoncé.

Questi numeri straordinari hanno avuto un impatto significativo sull’economia di un Paese relativamente poco popolato come la Svezia, che ha portato a un’inflazione del 9,7% su base annua.

In particolare, hotel e ristoranti hanno aumentato i propri prezzi del 3,3% rispetto al mese precedente, mentre i prezzi della maggior parte dei beni hanno registrato un aumento moderato, come affermato da Michael Grahn, chief economist della Danske Bank.

Molti fan sono stati costretti a soggiornare fuori città a causa del riempimento degli alberghi, facendo aumentare i prezzi anche nei dintorni di Stoccolma.

Ma nonostante sia stata responsabile (seppur indirettamente) di un’impennata dei prezzi senza precedenti per un’artista in seguito ai suoi concerti, Beyoncé avrebbe contribuito solo a un aumento dei prezzi pari allo 0,2% che, secondo gli esperti, “dovrebbe normalizzarsi in giugno”.

Un tour destinato a far storia, con 57 date in Europa e negli Stati Uniti, che ha toccato importanti città, tra cui Bruxelles, Cardiff, Edimburgo e Londra, prima di sbarcare in Germania, Paesi Bassi e Polonia, per trasferirsi poi oltreoceano.

Secondo Forbes, il “Renaissance Tour” registrerà incassi da record: sono previste entrate per ben 2,4 miliardi entro la fine di settembre.

D’altronde, le date stanno registrando il tutto esaurito ovunque, al ”modico” prezzo di 700 dollari a biglietto. Basti pensare che per le due date a Stoccolma è stata raggiunta una domanda dell’800% maggiore dell’offerta dei ticket disponibili, secondo i dati forniti dal rivenditore online Ticketmaster.

E se non bastasse a rendere l’idea di un tour tanto esclusivo e osannato, per far alloggiare i fan accorsi in massa a Londra per le cinque date svolte nella capitale inglese, le autorità locali hanno deciso di allontanare circa 30 famiglie di senzatetto, ospiti fino a quel momento di un hotel del posto.

Famiglie che sono state allontanate temporaneamente in alloggi di fortuna nella periferia della città, non con poche polemiche, per far spazio ai fan della Queen B.

L’effetto Beyoncé potrebbe non essere un caso isolato. C’è la possibilità che altri grandi concerti, come quello di Bruce Springsteen previsto allo stadio Ullevi di Göteborg alla fine del mese, possano avere conseguenze simili in futuro, come sostiene Andreas Wallström, economista di Swedbank.

E considerando che Bruce Springsteen terrà ben tre date in Svezia, si potrebbe generare un picco dei prezzi addirittura maggiore.

Concerti che lasciano il segno, nel cuore dei fan e nelle tasche degli abitanti del posto. Ma soprattutto una sfida per l’industria turistica e più in generale per l’economia dei Paesi coinvolti.

Francesca Iafrate

Fonti:

https://www.corriere.it/esteri/23_giugno_16/beyonce-concerto-svezia-inflazione-7355a920-0c12-11ee-b335-09dfc8f3bac5.shtml

https://www.ilgiornale.it/news/politica/effetto-beyonc-sulleconomia-svezia-linflazione-si-impenna-i-2167879.html

https://www.today.it/mondo/concerto-beyonce-famiglie-senzatetto-sfrattate-albergo.html

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