Ambiente

Incidenti in montagna, come devi comportarti

L’autoconsapevolezza è l’arma più potente a tua disposizione per scongiurare una tragedia sulla neve. Parola di maestro di sci
Credit: EPA/PHILIPP SCHMIDLI
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2 maggio 2023 Aggiornato alle 16:00

La stagione sciistica sulle Alpi si sta svolgendo al termine, e uno dei dati a cui prestare attenzione - oltre alla quantità di neve caduta, gli introiti o vari numeri legati all’impatto ambientale di questo sport - è il dato di incidenti annuali, stimati in 40.000.

Chiedendo un’opinione a due maestri della scuola di sci FairPlay di Cortina d’Ampezzo emerge l’importanza dell’autoconsapevolezza.

Tra gli aspetti più pericolosi, infatti, vengono nominati “l’eventuale presunzione di sentirsi più abili di quanto lo si è in realtà” e “il fatto che la maggior parte degli sciatori non si rende conto di quanto veloce stia andando”.

Per far sì di acquisire questa necessaria maggiore percezione delle proprie abilità e del proprio comportamento sulle piste da sci è fondamentale che si faccia buon uso di chi ha esperienza: “è fondamentale affidarsi a dei professionisti per l’apprendimento di questo sport”; “sicuramente [per sciare in sicurezza è importante] prendere delle lezioni di sci”. Questo anche perché viene definito come molto pericoloso mettersi in pista con una “scarsa conoscenza dell’ambiente”. In generale, senza in controllo, elemento chiave per la sicurezza in pista, il rischio di incidente aumenta notevolmente.

Oltre ad aspetti più psicologici, è indubbiamente importante non sottovalutare alcuni aspetti più materiali, a cui facilmente si può sopperire, come “una buona preparazione fisica e l’utilizzo del casco”.

È interessante notare che bisogna distinguere il tipo di neve su cui si scia, se è naturale o artificiale. Infatti, “sicuramente la neve naturale ha una coesione migliore o comunque differente da quella artificiale”. Questo significa che bisogna aver acquisito l’abilità di adottare diverse tecniche di pratica dello sport in base alle neve che si ha davanti, che sicuramente non rende l’apprendimento più facile e immediato.

Inoltre, “il fatto che l’innevamento sia limitato alla pista rende lo sci ancora più pericoloso in quanto al di fuori di essa è probabile che restino scoperti sassi e/o ostacoli contro i quali ci si può scontrare”. L’elemento del controllo torna quindi in gioco, visto che bisogna aver occhi per sempre più aspetti potenzialmente pericolosi.

Per quanto possa sembrare che lo sci sia uno sport individuale, è determinante per evitare incidenti realizzare che “il rispetto e l’umiltà nei confronti altrui e di se stessi” sono parte integrante della disciplina sportiva. Non si è mai da soli quando si è in pista, e anche se non si ha nessuno davanti o dietro, si è sempre in compagnia della montagna, che non si può in alcuna situazione, come si è visto sopra, trascurare.

Anche per questo, mentre si è sugli sci bisogna essere presenti e avere gli occhi attenti per tutto.

Di certo, però, “gli imprevisti capitano. Nella mia carriera ho assistito a molti incidenti e, essendo lo sci uno sport situazionale, ogni incidente è avvenuto con le proprie peculiarità. Delle volte l’incidente è dovuto a sbadataggine, delle volte all’alta velocità, delle volte al tipo di neve”.

Annullare del tutto i rischi equivale al non andare a sciare del tutto, ma essendo questo uno sport “meraviglioso, emozionante, avventuroso”, sarebbe un grande peccato.

Piuttosto, bisogna affrontare la pista con consapevolezza, tranquillità e rispetto per se stessi, gli altri e l’ambiente intorno in generale, indossando l’abbigliamento adeguato. In questo modo si può avere più controllo sulle diverse, e spesso imprevedibili, situazioni che si possono incontrare, e gestirle nella maniera migliore, e più sicura, possibile.

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