Futuro

Juice, tutto pronto per la crociera diretta a Giove

Partenza prevista alle 14.14 per il lancio della sonda dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che sorvolerà le lune ghiacciate del pianeta gassoso per studiare le condizioni adatte alla vita oltre la Terra. I dettagli della missione e dove vederla
Credit: ESA
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
14 aprile 2023 Aggiornato alle 13:45

Alle 14.14 di oggi, ora italiana, è previsto il lancio della sonda Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

Il decollo del razzo vettore Ariane 5 che trasporta la sonda avverrà presso il Centro spaziale guyanese, lo spazioporto europeo a nord-ovest della città di Kourou, nella Guyana francese, sulla costa nord-orientale del Sud America.

La partenza, inizialmente prevista il 13 aprile, è stata rinviata a causa delle condizioni meteo avverse e in particolare, ha fatto sapere l’Agenzia su Twitter, per il rischio di fulmini.

La missione esplorativa effettuerà osservazioni dettagliate di Giove e delle sue tre lune ghiacciate – Ganimede, Callisto ed Europa – con una serie di strumenti di telerilevamento, geofisici e per lo studio cosiddetto in situ, vale a dire sul posto.

Le tre lune, insieme a quella d natura vulcanica Io, vengono definite anche satelliti galileiani (o medicei) per essere state individuate la prima volta da Galileo Galilei nel 1609-1610. Ganimede, in particolare, è il più grande satellite naturale del sistema solare, e presenta un diametro più grande di Mercurio.

Juice è la prima missione a entrare nell’orbita di Ganimede, e a causa della sua distanza dal Sole è anche il primo veicolo spaziale a orbitare intorno a una luna del Sistema solare esterno, la parte del Sistema solare che supera le 5 unità astronomiche (ua) di distanza dal sole. Un’unità astronomica è pari a circa 150 milioni di km, o 8,3 minuti-luce.

La crociera diretta a Giove durerà in tutto 8 anni, ed è previsto che la sonda raggiunga il pianeta gassoso nel luglio 2031. L’obiettivo principale è quello di comprendere meglio il funzionamento del Sistema solare e di studiare la formazione dei pianeti, verificando le condizioni adatte a ospitare la vita oltre la Terra.

«Abbiamo atteso Juice per molti anni e ne aspetteremo altri otto prima che raggiunga Giove, ma le 24 ore tra il primo tentativo di lancio e secondo sembrano un’eternità», ha twittato in mattinata Josef Aschacher, direttore generale dell’Esa.

Significativo anche il contributo dell’Italia grazie a tre strumenti finanziati e sviluppati sotto la guida dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Sono il radar Rime sviluppato dall’Università di Trento, la camera ad alta risoluzione Janus dell’Università Parthenope di Napoli e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e lo strumento 3Gm di Sapienza Università di Roma.

È possibile seguire la diretta del lancio online su Esa Web Tv o sullo streaming continuo del canale YouTube dell’Esa.

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