Ambiente

L’agricoltore, custode dell’ambiente e del territorio

Al Senato, è in corso l’esame di un disegno di legge che vuole istituire la nuova figura. Tra le proposte, c’è anche l’istituzione di una giornata nazionale dell’agricoltura
Credit: Envato
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6 marzo 2023 Aggiornato alle 22:00

L’agricoltore potrebbe, presto, essere riconosciuto custode dell’ambiente e del territorio. È l’obiettivo di un disegno di legge all’esame del Senato, su cui maggioranza e opposizione sembrano essere d’accordo.

La proposta è composta da 10 articoli ed è stata presentata dal senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio. Si tratta di una “versione allargata” di un testo che era stato depositato nella scorsa legislatura.

In particolare la figura che s’intende istituire ha il compito di proteggere il “territorio stesso” dagli effetti “dell’abbandono delle attività agricole, dello svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico”.

Il disegno di legge stabilisce chi potrà diventare agricoltore custode dell’ambiente del territorio: società cooperative del settore - ma a determinate condizioni e in base alle attività che svolgono - e imprenditori agricoli.

Inoltre sarà consentito agli enti locali di “avviare progetti, accordi e protocolli d’intesa” per valorizzare il ruolo sociale della nuova figura, nonché di “riconoscergli criteri di premialità”, come a esempio la riduzione delle “imposte di rispettiva competenza”.

Gli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio potranno iscriversi in appositi elenchi che andranno costituiti nei dipartimenti “competenti in materia” di ogni Regione.

L’agricoltore “è una figura centrale per l’agricoltura e l’ambiente. La presenza radicata nel territorio in cui vive e lavora lo rende un punto di riferimento di primaria importanza nell’attuazione degli interventi necessari a contenere e prevenire i danni provocati ogni anno da calamità che si abbattono sul territorio”, spiega la relazione di accompagnamento al provvedimento.

Il disegno di legge presentato da Bergesio ha iniziato l’esame nella commissione Industria del Senato lo scorso 21 dicembre, raccogliendo l’apprezzamento di alcuni esponenti dell’opposizione.

Ad esempio, il senatore del Partito democratico Silvio Franceschelli ha dichiarato di condividere i contenuti della proposta, pur auspicando «l’introduzione di norme volte a disciplinare profili specifici della custodia del territorio».

Per le possibili modifiche al testo i gruppi avranno tempo fino al 9 marzo per presentare gli emendamenti.

Nelle scorse settimane la commissione Industria di Palazzo Madama ha svolto un breve ciclo di audizioni sul provvedimento, con l’obiettivo di raccogliere spunti e osservazioni di associazioni e operatori del settore.

La giornata nazionale

Il testo presentato dal senatore della Lega non si occupa soltanto dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. L’articolo 5 del disegno di legge istituisce la “Giornata nazionale dell’agricoltura”, una ricorrenza prevista per ogni “seconda domenica” di novembre.

La “Giornata” ha lo scopo di “far conoscere il ruolo fondamentale dell’agricoltura, che nelle sue fasi di semina, cura, attesa e raccolto, incarna l’essenza della vita”.

Per la ricorrenza gli enti locali - anche “in raccordo con le associazioni di categoria” - potranno adottare iniziative e “manifestazioni pubbliche”. Mentre le scuole dovranno promuovere “iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati al tema dell’agricoltura”.

Anche la Rai verrà coinvolta nelle celebrazioni della “Giornata nazionale”: dovrà fornire “adeguati spazi” nella programmazione televisiva nazionale e regionale sui temi legati alla ricorrenza.

Infine il disegno di legge prevede il “De agri cultura”, un premio per gli agricoltori che si sono distinti per la produzione di “beni di elevata qualità”, o per l’impiego di “strumenti di innovazione tecnologica” oppure di “tecniche e metodi di coltivazione integrata rispettosa dell’ecosistema”.

Il premio sarà istituito nella presidenza del Consiglio dei ministri e potrà contare su risorse pari a 20.000 euro annui, “a decorrere dal 2022”.

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