Ambiente

Fashion Week: la sostenibilità in passerella con Brunello Cucinelli

Nel 2022, il marchio ha aderito alla Sustainable Markets Initiative Fashion Task Force, il progetto di Re Carlo per la transizione verde delle aziende. Largo anche all’arte, con un fashion-film by Laura Biagiotti
Credit: mffashion.com 
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23 febbraio 2023 Aggiornato alle 12:00

Non solo moda: quest’anno la Milano Fashion week parte all’insegna della sostenibilità: ad aprire l’appuntamento, è la collezione di Brunello Cucinelli. Lo stilista umbro dal 2022 ha aderito alla H.M. King Charles Sustainable Markets Initiative Fashion Task Force: il progetto di Re Carlo d’Inghilterra per accelerare la transizione verde delle aziende.

I ricami brillanti a effetto pizzo, completamente realizzati a mano, hanno incantato la serata del pubblico lombardo e internazionale, così come le preziose lavorazioni con satin e paillettes. I colori neutri e le armonie leggere, ma eleganti, sono state un inno alla classe del Made in Italy, alle risorse del nostro territorio e all’ambiente.

Il merito è anche dell’imprenditore Federico Marchetti, già fondatore di YOOX Net-a-Porter Group, e della task force per la sostenibilità, che presiede su iniziativa del sovrano d’Inghilterra. Con Re Carlo «ci siamo visti al G20 ed è nata un’intesa», ha raccontato, a margine della sua sfilata.

Cucinelli ora collabora con l’Himalayan regenerative fashion living lab, un progetto per la rigenerazione agricola e il ripopolamento di capre sulla catena montuosa asiatica. «Da lì sono già arrivati i primi 5 kg di cashmere - ha detto lo stilista umbro - e da questi partiremo per produrre scialli di altissimo livello. A Natale ho mandato al Re una lettera che l’ha commosso. Amo il suo impegno in difesa dell’ambiente e il suo stile è per me fonte di ispirazione».

L’iniziativa sull’Hymalaya ha una durata di 2 anni ed è promossa anche dall’associazione Reforest action e dalla Circular bioeconomy alliance, guidata dallo scienziato Marc Palahi: il progetto punta a coinvolgere anche le piccole comunità locali in una catena di valore della moda sostenibile, per ripristinare paesaggi degradati. Recuperare le abilità tessili della tradizione artigianale è fondamentale per potenziare le economie locali, che forniscono lana e cotone di qualità per le collezioni di Brunello Cucinelli.

La H.M. King Charle’s Sustainable Markets Initiative Fashion Task Force lavora, oltre che con il marchio umbro, anche con Aura Blockchain Consortium, Burberry, Chloé, Eon, Gabriela Hearst, Giorgio Armani, Johnstons Of Elgin, Moda Operandi, Mulberry, Selfridges, Stella McCartney, The Dubai Mall, Vestiaire Collective e Zalando.

Anche l’arte ha trovato spazio nella serata inaugurale della Milano Fashion Week. Il Piccolo Teatro, dove da 25 anni sfila Laura Biagiotti, ha ospitato un assaggio della nuova collezione della casa di moda: in particolare, il pubblico ha ammirato in passerella l’abito – bambola “spazialista”, uno dei simboli della maison, capace di trasformare il vestito tradizionale in spolverino e gonna da indossare sopra i pantaloni.

I modelli restanti saranno mostrati lunedì 27 febbraio in un fashion-film che combina moda danza e teatro, con il balletto dell’étoile Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi, già primo ballerino del Bolshoi. «Il Piccolo è la testimonianza del genio di Giorgio Strehler ed è anche un pezzo della mia vita e di quella di mia madre Laura che ha iniziato qui nel 1998», ha dichiarato Lavinia Biagiotti.

Quest’anno la Milano Fashion Week prevede altri 165 appuntamenti, molti dei quali all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità: 59 sfilate, in diversi luoghi città, come il ristorante Savini, in Galleria Vittorio Emanuele, scelto da Borbonese per mostrare i suoi lunghi cappotti, gonne a matita con colori pastello e top con decorazioni in camoscio e metallo, oltre al famoso occhio di pernice, che caratterizza il marchio.

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