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Come funziona la chimica dell’amore?

Dopamina, ossitocina e serotonina hanno un ruolo centrale nell’origine e gestione della nostra risposta emotiva. Ti spieghiamo perché
Credit: NIKLAS LINIGER
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
14 febbraio 2023 Aggiornato alle 16:00

La dipendenza affettiva, sebbene non ancora riconosciuta nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm-5), è una specifica patologia sulla quale i ricercatori sono a lavoro da anni.

Ma prima ancora di patologizzare il cosiddetto “amore romantico”, diversi studiosi sostengono che quando siamo innamorati, nell’euforia della prima fase del rapporto o nell’astinenza registrata in seguito alla sua interruzione, condividiamo alcuni tratti con chi è affetto da tossicodipendenza.

Come funziona la chimica dell’amore? Prima della nostra pretesa di controllarlo, l’amore controlla il nostro cervello attraverso un importante neurotrasmettitore che è la dopamina, capace di comportarsi anche come neurormone, ovvero una sostanza prodotta dai neuroni dotata di azione ormonale.

«Sotto l’impatto di emozioni potenti come il desiderio, il circuito della dopamina si accende. Ed è questo che ci spinge ad andare verso l’altro», ha dichiarato Marc Vérin, neurologo del centro ospedaliero universitario Pontchaillou di Rennes, in Francia, e presidente dell’Istituto di neuroscienze cliniche.

La dopamina «gioca un ruolo chiave nel nostro livello di motivazione e nella nostra libido – spiega Vérin al quotidiano Le Figaro – Nei malati di Parkinson, che appunto mancano di dopamina, quando il loro trattamento viene per errore sovradosato possono manifestarsi varie dipendenze: dal sesso, dal gioco d’azzardo, dallo shopping compulsivo, dal cibo».

Uno studio condotto nel 2016 dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana (Aoup) ha corroborato la tesi, già dimostrata indirettamente dai rilievi eseguiti mediante risonanza magnetica funzionale, che chi è innamorato registra una maggiore concentrazione di dopamina nel cervello.

«Questa modificazione sarebbe alla base della gioia, dell’aumento di energia, del desiderio di unione psichica e sessuale con l’altro e, in generale, del piacere legato alla relazione», si legge in una nota diffusa dall’Aoup.

La dopamina sembra anche responsabile del fatto che quando amiamo qualcuno possiamo avvertire un aumento della nostra creatività.

Il neurotrasmettitore, infatti, sottolinea ancora Vérin, «promuove la fluidità del dialogo tra le diverse strutture cerebrali che partecipano alla genesi di un progetto: il circuito dell’immaginazione, quello responsabile della selezione di ciò che è rilevante, i gangli della base che portano il know-how e, infine, il circuito esecutivo per progettare la realizzazione di quanto immaginato per realizzarlo».

La dopamina non è l’unico neurormone chiamato in causa dalle nostre relazioni di coppia. Un’altra protagonista è la molecola dell’ossitocina, che per il suo ruolo viene spesso definito “l’ormone dell’amore”.

Come affermato da Federchimica (Federazione italiana dell’industria chimica), l’ossitocina «diminuisce i livelli di stress e ansia e favorisce la lettura delle emozioni altrui, la fiducia, il senso di appartenenza e di attaccamento al partner».

L’aumento della dopamina è infine proporzionale alla diminuzione della serotonina, neurotrasmettitore legato alla regolazione dell’umore e dell’appetito.

«Ciò spiegherebbe come mai in molti riferiscono di sentire una diminuzione dello stimolo della fame quando sono in preda a una “cotta” per qualcuno», dichiara la psicologa Fabiana D’Ambrosio, laureata in Neuroscienze Cognitive e operativa presso il centro F-Medical Group di Frosinone.

Inoltre, aggiunge D’Ambrosio, «proprio a causa di una riduzione dei livelli di serotonina, se da un lato proviamo un’intensa euforia, dall’altro appare semplice cadere in preda all’ansia e alla tristezza in caso di segnali di rifiuto da parte del partner desiderato».

Analisi che confermano ancora una volta come l’amore sia anche, c’è chi sostiene “solamente”, una questione di chimica.

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