Diritti

Quirinale: uomini, alzate i “culetti” e lasciateci le poltroncine!

Ironica e pungente, la poliedrica attrice Alessandra Faiella, oggi co-founder di un’associazione dedicata alla leadership, invita a conquistare il Potere: quello vero
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26 gennaio 2022 Aggiornato alle 20:00

Devo inaugurare il mio ruolo di opinionista con un coming out: sono femminista.

Anzi peggio, vetero femminista. Una di quelle invasate fanatiche che vogliono le donne al potere. Una di quelle che pretendono donne Presidenti, ministre, dirigenti, amministratori delegati, insomma capi. Sono terribilmente e profondamente femminista. Lo confesso, sono così da sempre.

Non so se sia un fatto di origine genetica o ambientale, fatto sta che provo certi sentimenti da sempre. I miei genitori lo hanno capito subito e non hanno fatto scenate e mio figlio lo sta accettando. Non è facile per un ragazzo di 20 anni. Vuol dire avere una madre che ti cazzia se non hai pulito bene i fornelli.

Vuol dire non poter usare una metonimia per parlare di una donna (nominare l’apparato genitale femminile al posto di colei che possiede il suddetto apparato). Significa sostanzialmente un grandissimo, spaventoso inenarrabile trituramento di maroni. Ma io sono nata così non posso farci nulla. Sono femminista e non solo voglio la parità di diritti, di opportunità e di salario, io voglio le donne al potere e ne voglio tante, tantissime, con tanto, tantissimo potere.

Una donna Presidente non mi basta, anche se lo desidero sin da piccola. Mi spiego: da bambina non desideravo diventare Presidente della Repubblica come sognava Berlusconi, ma desideravo che una donna diventasse Presidente della Repubblica. Anzi desideravo che tutti i presidenti della Repubblica di tutte le Repubbliche del mondo fossero donne.

Non Regine, non Principesse, ma Presidenti.

Che cosa posso farci se sono venuta su con Pippolotta Viktualia Rullgardina Krusmynta Efraimsdotter Langstrup, ovvero Pippi Calzelunghe. Pippi era coraggiosa, ribelle, autonoma, intraprendente. Pippi in barba alle teorie psicoanalitiche in voga allora, non aveva ne padre ne madre e stava benissimo . Pippi sarebbe stata un’ottima Presidente. Una che sollevava i cavalli con una mano, chissà che cose meravigliose avrebbe fatto per il suo paese.

Non che non ci siano maschi in gamba per carità, anche Harry Potter se la cavava benino, ma lasciatemelo dire: ancora uomini al potere? Suvvia basta così. Ci sono stati per millenni, e a parte Cleopatra e l’imperatrice Suiko, che peraltro non se la fila nessuno, le donne davvero di potere si contano sulle dita di una mano.

Con la mia associazione, Women4Beauty, lavoro per sviluppare i talenti delle donne, per incrementare la leadership femminile anche a livello aziendale. Dati alla mano, le aziende con più donne in ruoli dirigenziali, lavorano meglio e fatturano di più. Anche i paesi europei con donne leader hanno un PIL più alto. Siamo brave, vogliamo il potere. Quindi, con lo dico con affetto, ragazzi, alzate i culetti dalle poltroncine e lasciateci lavorare.

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