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Ecco come richiedere il Bonus Trasporti 2022

È un contributo di 60 euro per acquistare abbonamenti per il trasporto pubblico e ferroviario nazionale. Ma chi può richiederlo? E soprattutto, come?
Credit: Jeffrey Grospe/unsplash
Tempo di lettura 7 min lettura
26 settembre 2022 Aggiornato alle 17:00

Con la ripresa a pieno ritmo dell’attività lavorativa, e forse anche in prospettiva dei temuti nuovi rincari di luce e gas, il Governo riparte con le proposte di alcuni incentivi per “alleggerire” le spese degli italiani. Tra questi il bonus per la partiva iva, per la benzina, per il nido e per chi usa la bici. Tra quelli che hanno già avuto un discreto numero di richieste è sicuramente il bonus trasporti 2022.

Nella prima settimana di attivazione (la piattaforma del Mims per richiedere il contributo è operativa dal primo settembre scorso), sono stati emessi più di 515.000 voucher secondo i dati del Ministero del Lavoro, che parla di un «importante risultato, con l’obiettivo di sostenere famiglie, studenti, lavoratori e pensionati in un momento di crisi globale complessa».

La piattaforma per richiedere l’incentivo per l’acquisto di un abbonamento per l’utilizzo di mezzi pubblici è attiva e per accedere è necessaria l’autenticazione tramite SPID o CIE.

Il trasporto pubblico in Italia oggi

Se l’auto privata rimane il mezzo di trasporto più usato dagli italiani, secondo i dati Istat molti cercheranno di utilizzare i mezzi pubblici per i loro spostamenti soprattutto nei prossimi mesi. Tra coloro che intendono variare il mezzo di trasporto per gli spostamenti abituali, il 38,7% imputa il cambiamento all’aumento del prezzo dei carburanti, mentre il 23,5% varierà il mezzo di trasporto per minori rischi di infezione da Covid-19.

Il Governo ha avviato ormai da più di un anno un rinnovo del parco autobus con mezzi più moderni e meno inquinanti. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la classe Euro 1 dei diesel è uscita dalla circolazione a partire da giugno 2022, la quota di mezzi Euro 2 circolanti cala dall’11% al 8,4%, mentre quella degli Euro 3 dal 26% al 23,4%. Questa tendenza è destinata ad accentuarsi nei prossimi mesi fino a un totale fuori servizio dei mezzi Euro 2 entro la fine di quest’anno e degli Euro 3 entro il 1° gennaio 2024, come previsto dal decreto-legge 121/2021.

Il decreto prevede, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del pacchetto europeo Fit for 55%, il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti compresi chiaramente i mezzi del trasporto pubblico locale. Tra luglio 2021 e giugno 2022 cresce, inoltre, del 41% la quota di mezzi a zero emissioni (passati da 406 a 575 unità) e del 32% quella dei mezzi ibridi (da 466 a 619 unità), in linea con gli obiettivi del Mims, di favorire la transizione ecologica del sistema della mobilità anche attraverso il rinnovo del parco mezzi del TPL.

Bonus trasporti 2022, cos’è?

Viste queste premesse e la prospettiva di un aumento dell’utilizzo del trasporto pubblico, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha pensato di erogare il Bonus Trasporti 2022. Questo contributo deve essere richiesto per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il bonus consiste in un contributo di 60 euro per acquistare abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario nazionale.

La misura è stata introdotta con il Decreto Aiuti 2022 , come detto, per l’aumento dei prezzi del carburante dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Il 22 agosto scorso, con un decreto interministeriale, i Ministeri del Lavoro, dell’Economia e delle Infrastrutture hanno definito le modalità generali di erogazione del buono, stanziando 79 milioni di euro per il 2022, ma con l’approvazione del Decreto Aiuti bis sono stati aggiunti al fondo altri 101 milioni di euro, per un totale di 180 milioni. La piattaforma del Mims per richiedere il contributo, che deve essere utilizzato dalla singola persona che lo richiede entro il mese solare di emissione, è operativa dal primo settembre 2022.

«Mi auguro che la misura possa essere rafforzata, prevedendo ulteriori risorse, o possa essere resa strutturale - afferma il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini - perché si tratta di un aiuto alle persone economicamente più fragili che fanno i conti con l’aumento del prezzo del carburante e perché incentiva a scegliere il trasporto pubblico locale chi utilizza mezzi privati, con conseguente beneficio per l’ambiente e la sostenibilità dei centri urbani».

Chi ha diritto al bonus trasporti 2022?

Prima di fare domanda per richiedere il voucher è importante capire effettivamente chi ha diritto al bonus trasporti 2022.

La misura, come previsto dal Mims è riservata a studenti, lavoratori, pensionati che usufruiscono dei servizi del trasporto pubblico o ferroviario nazionale e che rispettano alcuni specifici requisiti, come un reddito personale ai fini IRPEF per l’anno 2021 inferiore ai 35.000 euro. Le persone che vogliono farne richiesta inoltre devono essere dotati di abbonamenti attivi o essere in procinto di sottoscriverne uno per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale. Il bonus si può richiedere per sé stessi o per un minore a carico, a esempio il genitore può richiedere l’agevolazione per il figlio minorenne.

Il buono però è nominativo e si può utilizzare per acquistare un solo abbonamento, annuale, mensile o valido per più mesi per il trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e anche per il trasporto ferroviario nazionale. Ciascun beneficiario potrà richiedere un solo bonus al mese, entro il 31 dicembre 2022 o fino all’esaurimento delle risorse.

Si potrà scegliere se acquistare un abbonamento annuale con uno sconto di 60 euro, oppure se utilizzare il buono per l’abbonamento mensile, fino a dicembre. Il valore massimo del bonus copre il 100% delle spese per l’acquisto o il rinnovo di abbonamenti per i trasporti, per un massimo di 60 euro al mese. Da questa agevolazione sono però esclusi i servizi di prima classe, executive, business, salotto, premium, club executive, working area e business salottino.

Come richiederlo?

Per avere il buono di 60 euro basterà farne richiesta al Ministero delle Infrastrutture e collegarsi al sito bonustrasporti.lavoro.gov.it. Il portale emetterà il credito attraverso un codice identificativo univoco e sarà possibile spenderlo presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico. Il beneficiario può presentare una richiesta a titolo personale o per conto di un minore, effettuando l’accesso sul portale tramite SPID o carta d’identità elettronica (CIE).

Per registrarsi verranno richieste alcune informazioni come nome, cognome, codice fiscale; se il beneficiario è un minore sarà necessario il codice fiscale del richiedente e un’attestazione per certificare che il minore sia fisicamente a suo carico; il reddito del beneficiario nell’anno di imposta 2021, non superiore a 35.000 euro.

La domanda deve contenere anche l’importo del buono richiesto, il buono non è cedibile e non costituisce reddito imponibile del beneficiario. Non rileva ai fini del computo del valore dell’ISEE ai fini previdenziali o assistenziali.

Completata la procedura online, si ottiene un codice o un QR, da presentare al gestore sovvenzionato al momento dell’acquisto. Già oltre 1,2 milioni di cittadini hanno fatto accesso alla piattaforma, messa a disposizione dal Ministero del Lavoro e da quello delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Una volta ottenuto, il voucher sarà possibile spenderlo nelle biglietterie della società che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale, regionale o ferroviario. Chi non dovesse per riuscire - per qualsiasi motivo - ad accedere al bonus può comunque portare le spese per abbonamenti in dichiarazione dei redditi e ottenere una detrazione del 19% su un massimo di 250 euro pagati.

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