Ambiente

Jet privati. C’è chi dice no. C’è chi l’ha presa al volo

Le star ci impazziscono, anche se ogni viaggio (a persona) inquina 14 volte di più rispetto a un normale volo. Ma Francia, Uk e coalizioni italiane si oppongono
Credit: Tomas Anunziata/pexels
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31 agosto 2022 Aggiornato alle 13:00

Con l’avanzare della crisi climatica-ambientale si sono moltiplicate le proteste contro l’uso dei jet privati appartenenti ai membri più facoltosi della società occidentale. Un uso che è aumentato notevolmente negli ultimi decenni e che dopo la pandemia ha conosciuto un incremento del 30% in Europa con quasi 179.000 voli annui.

L’impatto di questo tipo di aviazione è responsabile di circa il 4% delle emissioni di tutto il settore aeronautico mondiale e comporta ogni anno il rilascio di oltre 33 milioni di tonnellate di gas alteranti, un’emissione superiore a quella della Danimarca. Si stima che un jet privato, a livello di passeggeri, inquina 14 volte di più rispetto a un volo commerciale e 50 volte più dei treni. «Questi brevi voli hanno delle emissioni che sono basse in termini relativi ma sbalorditivi a livello di passeggero. Le emissioni dell’aviazione stanno crescendo in maniera esponenziale anno dopo anno e l’inquinamento dei jet privati sta crescendo più dell’aviazione generale», ha fatto notare Nikita Pavlenko, membro dell’organizzazione no profit International Council on Clean Transportation.

Queste disuguaglianze e inquinamento fuori controllo sono denunciate da tempo da diversi profili social americani, francesi e italiani che, monitorando lo spostamento dei jet privati dei miliardari e delle star occidentali, hanno avuto il merito di portare il problema all’attenzione del grande pubblico, stimolando anche l’agire politico.

Nell’attuale campagna elettorale italiana, la proposta di vietare i voli privati è stata presentata dalla formazione politica Unione Popolare all’interno del loro programma, e anche dalla lista Alleanza Verdi-Sinistra, che ha pubblicato un manifesto al riguardo: «L’1% della popolazione più ricca del Pianeta inquina il doppio della metà più povera. Il prezzo dei capricci dei super ricchi lo paghiamo tuttə, nonché le prossime generazioni. Per questo sosteniamo abolizione dell’uso dei Jet Privati, è una necessità», ha dichiarato Eleonora Evi, europarlamentare dei Verdi Europei - Europa Verde.

Tali proposte hanno suscitato forti opposizioni e critiche da parte dei mass media conservatori ed esponenti del mondo liberale ma, allargando lo sguardo al contesto europeo, si può notare il moltiplicarsi di iniziative simili. Già nel 2020 il Partito Laburista inglese aveva considerato l’ipotesi di vietare i voli privati alimentati dai combustibili fossili entro il 2025 e quest’anno il ministro dei trasporti francese Clément Beaune ha ventilato l’ipotesi di tassare il settore: «Dobbiamo agire per regolamentare i voli dei jet privati».

Secondo la Federazione europea per i trasporti e l’ambiente i legislatori europei dovrebbero tassare pesantemente i voli privati per arrivare a un divieto degli aeroplani basati sulle risorse fossili entro il 2030, oltre che incentivare la riduzione del loro uso in questi anni. Ma per il momento l’Europa rimane una sorta di “paradiso fiscale” per i jet della classe più agiata.

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