Diritti

Riparte il Premio GammaDonna per le imprenditrici

È il concorso che promuove la crescita del ruolo delle donne e la riduzione del gender gap in ambito socioeconomico: il limite per inviare le candidature è l’11 luglio
Marianna Palella, vincitrice del premio Gammadonna 2021
Marianna Palella, vincitrice del premio Gammadonna 2021 Credit: Via: https://www.instagram.com/mariannapalella/
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28 giugno 2022 Aggiornato alle 17:00

“Ci sono storie imprenditoriali che rimangono nell’ombra”: inizia così il claim della nuova edizione del Premio Gamma Donna, volto a valorizzare i talenti femminili e ridurre il gender gap in ambito socioeconomico.

L’associazione no profit GammaDonna promuove, dal 2004, la crescita del ruolo delle donne come imprenditrici: quest’anno, dopo due apparizioni in tv, torna in presenza e lo fa sul palco dell’Italian Tech Week, il più grande evento nazionale sulla tecnologia.

L’appuntamento è per il 30 settembre 2022 nell’elegante location delle Officine Grandi Riparazioni di Torino. C’è ancora poco tempo, invece, per inviare la propria candidatura: tutte le imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che hanno introdotto innovazioni di prodotto, servizio o processo nella propria impresa, con almeno due bilanci alle spalle, dovranno proporsi entro lunedì 11 luglio.

«Sostenere, dare il giusto peso all’imprenditoria femminile, anche attraverso riconoscimenti pubblici, è una necessità per la nostra economia che non può permettersi di sprecare risorse preziose e che, anzi, deve imparare a valorizzarle, a fare in modo che diventino un esempio da emulare», spiega Valentina Parenti, presidente di GammaDonna.

I numeri parlano chiaro: anche se, di recente, sono stati destinati 200 milioni in più al Fondo impresa femminile (l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati), le realtà guidate da donne sono ancora poche. Secondo i dati più aggiornati di Unioncamere, si tratta di 1.342.000 in Italia alla fine del 2021, ovvero il 22,1%. E sono, per la quasi totalità, microimprese (96,8%).

Per quanto, negli ultimi cinque anni, siano cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili (+2,9% vs +0,3%), la pandemia tra aprile e giugno del 2020 ha provocato uno stop, con meno 10.678 iscrizioni di nuove aziende guidate da donne rispetto allo stesso periodo del 2019.

E, sebbene le donne al vertice siano cresciute di 8.602 unità, alla categoria spetta solo 1 incarico su 4. Una crescita al rallenty, che rende necessarie iniziative come quella di GammaDonna: le 50 imprenditrici che supereranno la prima selezione avranno uno spazio dedicato sulla piattaforma del concorso e sul canale YouTube dedicato.

La giuria di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori assegneranno il Women Startup Award alla startupper più innovativa, l’Assist Digital Award all’imprenditrice che utilizza il digitale per creare un impatto positivo, e il Giuliana Bertin Communication Award, istituito dalla Valentina Communication, per l’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione on e offline.

Perché spesso, nell’ombra, «le donne fanno cose incredibili», spiega Parenti. È ora di illuminarle.

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