Ambiente

Europee 2024: la lotta al cambiamento climatico è centrale

Oltre la metà degli elettori europei considera l’adozione di politiche sostenibili una priorità. Lo rivelano diversi sondaggi, come la nuova ricerca di Euronews-Ipsos
Credit: Li-An Lim  

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10 aprile 2024 Aggiornato alle 12:00

Si avvicinano le elezioni europee, e uno dei temi fondamentali al centro del dibattito è la lotta contro il cambiamento climatico. L’attitudine verso nuove politiche sostenibili influenzerà inevitabilmente il voto di giugno.

Gli elettori europei sono a conoscenza dell’importanza dell’emergenza climatica e delle misure europee intraprese negli ultimi anni a sostegno dell’ambiente. Tuttavia, molti non le considerano sufficienti per far fronte a un’emergenza sempre più grande. Secondo un recente sondaggio di Euronews-Ipsos, meno di un terzo dei votanti alle elezioni europee pensa che l’Europa abbia avuto impatti positivi sull’ambiente.

Negli ultimi anni, le istituzioni europee si sono poste l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e di azzerarle completamente entro il 2050.

Sono questi i punti chiave del Green Deal europeo, lanciato nel dicembre 2019.

Questi ipotetici traguardi si sono duramente scontrati con la protesta degli agricoltori, parte di un settore che riscontra serie difficoltà nel rispettare le norme per la riduzione delle emissioni di gas serra. Il fenomeno ha sottolineato la difficoltà nel trovare un equilibrio tra l’economia dei Paesi membri e la necessità di adottare cambiamenti profondi per rendere la produzione più rispettosa dell’ambiente.

In ogni caso, la maggior parte degli elettori europei vede nella lotta al cambiamento climatico una priorità.

Il sondaggio di Euronews-Ipsos ha coinvolto circa 25.000 persone provenienti da 18 Paesi membri dell’Unione europea.

Più della metà degli intervistati è convinta che il tema del clima sia di primaria importanza. Tuttavia, la visione varia da Paese a Paese: in Danimarca, Portogallo, e Svezia si sono registrate le percentuali più alte di priorità verso l’ambiente.

Al contrario, Polonia, Repubblica Ceca e Finlandia non mettono il clima al primo posto. Dal sondaggio emerge inoltre che il fattore dell’età non incide sull’importanza nella lotta al cambiamento climatico, anche se l’attenzione è più alta nei giovani votanti.

Infatti, i membri del Parlamento europeo dei giovani reputano l’ambiente, i diritti e la sicurezza come gli argomenti più importanti. Il Parlamento europeo dei giovani, composto attualmente da 30.000 membri, è un’organizzazione riconosciuta e in parte finanziata dall’Unione europea, che punta a promuovere la partecipazione dei ragazzi nelle politiche europee.

Inoltre, secondo il Consiglio europeo delle relazioni estere, il cambiamento climatico si inserisce all’interno di altre variabili che potrebbero influire sulla futura composizione del Parlamento europeo, ossia la crisi economica, la pandemia, l’immigrazione e la guerra in Ucraina.

Si stima che 73,5 milioni di elettori ritengono che il cambiamento climatico sarà la principale crisi ad avere un impatto sul loro futuro. I Paesi più coinvolti sarebbero Danimarca, Francia e Svizzera.

Mettendo da parte le differenze di percentuali tra gli Stati, ormai la lotta al cambiamento climatico è al centro del dibattito europeo: il 77% dei cittadini europei lo ritiene al momento un problema serio. Lo rivela un altro sondaggio della Commissione europea.

In ultimo, anche l’Agenzia europea dell’ambiente sottolinea l’urgenza con cui l’Europa dovrebbe contrastare il cambiamento climatico.

Secondo un rapporto dell’istituzione, il continente europeo non è preparato ai crescenti rischi ambientali a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. Occorre introdurre specifiche politiche di adattamento per non mettere a rischio gli ecosistemi, l’approvvigionamento di cibo, la salute, le infrastrutture e l’economia.

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