Diritti

Imprese tech: i lavoratori senior si dimettono meno dei junior

Secondo la società Talents Venture, nel 37% dei casi i dipendenti con meno di 3 anni di esperienza decidono di licenziarsi per mancanza di work life balance, di una cultura aziendale inclusiva e di eque retribuzioni (contro il 20% dei manager e quasi l’11% dei direttori)
Credit: cottonbro studio  
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26 marzo 2024 Aggiornato alle 18:00

Venerdì si è tenuto il webinar Dipendenti in entrata e in uscita dalle grandi aziende. Analisi dei dati (e delle motivazioni) in un campione di organizzazioni Tech organizzato da Talents Venture, società di consulenza che ha lanciato il progetto Tomorrow Education, un insieme di iniziative per ideare, esaminare e realizzare progetti futuri nel mondo della formazione professionale. Il focus dell’incontro è stato: quali sono le motivazioni che spingono i dipendenti a dimettersi o cambiare completamente il proprio percorso lavorativo?

L’arco temporale preso in considerazione dall’analisi di Talents Venture è stato gennaio 2018 - dicembre 2023; in questi mesi sono stati analizzati accuratamente i dati mensili relativi alle dimissioni di 250 dipendenti in 164 aziende specializzate nel settore della produzione di software, della consulenza informatica e delle attività connesse.

Secondo i risultati dell’analisi, sono soprattutto gli uomini a lasciare spontaneamente il proprio impiego: 59% contro il 41% delle donne. Altro dato interessante riguarda il profilo professionale: il 46% delle dimissioni (in generale, senza distinzione di genere) rientra nella categoria dei dipendenti Entry level, spesso neolaureati che hanno iniziato un tirocinio. Il 37,2% dei lavoratori che si dimettono, invece, sono Junior, ovvero persone che hanno un background professionale inferiore ai 2-3 anni. Al contrario, aumentando la seniority diminuisce la percentuale di dimissioni: manager (20,3%), direttori (10,8%), executive (1,6%), fino ai senior executive (0,2%).

Le nuove generazioni sono maggiormente penalizzate; tra le motivazioni che spingono (soprattutto, ma non solo) i giovani a lasciare il proprio lavoro: poco equilibrio tra work life e vita personale, orari non sostenibili nel lungo periodo, stipendi ingiusti e scarse possibilità di veder crescere la propria carriera.

Oggi i lavoratori, infatti, cercano e danno assoluta importanza al work life balance, a un ambiente lavorativo sano, a una cultura aziendale in cui ci sia diversità culturale, inclusione, eque retribuzioni e benefit, oltre che opportunità di crescita e qualità della leadership aziendale.

Risulta fondamentale, quindi, interrogarsi sempre per capire cosa spinge i lavoratori, giovani e adulti, a dimettersi, cambiare lavoro, stravolgere spesso la propria carriera.

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