Futuro

Usa, chip computer: stanziati 1,5 miliardi di dollari per la costruzione di una fabbrica

La sovvenzione è la terza annunciata nell’ambito del Chips and Science Act, un programma da 52 miliardi di dollari con l’obiettivo di potenziare la produzione statunitense di semiconduttori
Credit: Immo Wegmann  

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21 marzo 2024 Aggiornato alle 10:00

I semiconduttori tradizionali, noti come chip legacy, sono utilizzati essenzialmente in tutto ciò che riguarda l’elettronica moderna: dai telefoni ai computer, dai frigoriferi alle lavatrici. Gli esperti prevedono che l’insorgere di nuovi chip alimenterà non solo la realizzazione di sistemi all’avanguardia, ma anche il passaggio generazionale ai software di intelligenza artificiale.

Negli ultimi anni, mentre le aziende estere perseguivano costi inferiori, negli Stati Uniti avveniva il declino decennale della produzione di chip. Sebbene gli statunitensi siano stati i pionieri di questa tecnologia, molti anni fa, da allora sono rimasti indietro nella produzione dei vari tipi di chip, mentre le capacità della Cina sono cresciute vertiginosamente. Se nel 1990 gli stabilimenti con sede negli Usa producevano il 37% dei chip mondiali, oggi la loro quota di produzione è scesa a circa il 12%. Di fatto, questi dati hanno di fatto accrescere la preoccupazione a Washington sulla catena di approvvigionamento nazionale dei minuscoli componenti elettronici.

Con l’intento di rafforzare la capacità del Paese di produrre in serie i cervelli dei moderni dispositivi elettronici di consumo e militari, pertanto, l’amministrazione Biden donerà 1,5 miliardi di dollari per aiutare a costruire una grande fabbrica di chip di computer nello stato di New York.

Presentata formalmente a metà febbraio, la sovvenzione è la terza annunciata nell’ambito del Chips and Science Act e costituisce la più grande annunciata come parte della legge: si tratta di un programma da 52 miliardi di dollari che il presidente Joe Biden ha firmato nel 2022 nella speranza di potenziare la produzione statunitense di semiconduttori, che sono per la maggior parte realizzati finora all’estero.

La donazione aiuterà il colosso dei semiconduttori GlobalFoundries a costruire un impianto di fabbricazione su larga scala (noto come “fab”) presso la sua sede a Malta (New York) per produrre chip avanzati. Inoltre, la sovvenzione aiuterà l’azienda a espandere un altro stabilimento a Malta (“fab 8”) e a aggiornare Burlington con il terzo impianto, diventando così il primo nella nazione a creare un chip di prossima generazione per i veicoli elettrici e la rete elettrica.

Come hanno affermato i funzionari dell’amministrazione Biden, i progetti creeranno circa 1.500 posti di lavoro nel settore manifatturiero e 9.000 nell’edilizia, molti dei quali saranno centralizzati attorno al nuovo stabilimento. Inoltre, sostengono che le espansioni sostenute dal governo federale aiuteranno il campus della GlobalFoundries nello stato di New York a triplicare la sua capacità nel prossimo decennio.

Seppur non siano stati forniti dettagli sulle tempistiche per la costruzione, i funzionari hanno dichiarato che i fondi includeranno circa 10 milioni di dollari per sostenere le misure di sviluppo della forza lavoro di GlobalFoundries. Il fondo include anche un programma di apprendistato per insegnare ai tirocinanti a lavorare in un fabbrica, senza che sia richiesta alcuna esperienza nel campo dei conduttori.

«Il finanziamento svolgerà un ruolo importante nel rendere l’ecosistema dei semiconduttori statunitense più competitivo e resiliente a livello globale. Il settore dovrà rivolgere la sua attenzione all’aumento della domanda di chip prodotti negli Stati Uniti e alla crescita della nostra talentuosa forza lavoro statunitense nel settore dei semiconduttori», ha affermato in una nota Thomas Caulfied, Amministratore delegato di GlobalFoundries.

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