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Perché schiacciare un pisolino ti fa bene

Se regolare e di breve durata (5-15 minuti), può potenziare il tuo benessere. Secondo uno studio internazionale congiunto, è in grado di aiutare a mantenere grande il cervello più a lungo, migliorandone la salute
Credit: Michelle Leman  

Tempo di lettura 5 min lettura
26 febbraio 2024 Aggiornato alle 07:00

Brevi sonnellini della durata di 5-15 minuti possono migliorare nell’immediato le nostre prestazioni mentali e questo stato può durare anche fino a tre ore dopo il risveglio.

A riportarlo è un articolo della Bbc, specificando che i sonnellini regolari fanno bene, anche nel lungo termine, alla salute del nostro cervello. E così quello che diverse culture considerano come un rito quotidiano, potrebbe agire efficacemente anche sul nostro benessere.

È noto che gli spagnoli facciano la siesta quotidiana; in Giappone c’è quello che viene chiamato hirune, (il pisolino pomeridiano), che si concedono lavoratori e lavoratrici all’ora di pranzo.

Anche grandi aziende tecnologiche si sono attrezzate per consentire di dormire un po’ durante la giornata lavorativa, come Google, Samsung e Facebook. Noi lo chiamiamo, oggi, power nap.

Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’University College of London (Ucl) e dell’Università della Repubblica in Uruguay nel 2023, un pisolino abituale può aiutare a mantenere grande il nostro cervello più a lungo e a migliorarne la salute generale.

Sono stati esaminati frammenti di Dna di 35.000 persone che fanno sonnellini abituali, di età compresa tra 40 e 69 anni, che avevano preso parte a uno studio condotto da Uk Biobank: «I benefici a lungo termine si vedono solo nelle persone che fanno regolarmente brevi power nap», ha evidenziato l’autrice principale Victoria Garfield, ricercatrice senior presso l’Mrc Unit for Lifelong Health and Aging presso l’Ucl.

Seppur sugli adulti i benefici siano meno compresi (è stato dimostrato che i sonnellini sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo dei bambini), una delle scoperte, come ha riportato Garfield, è stata che «il pisolino diurno è legato causalmente all’avere un volume cerebrale maggiore e un restringimento del cervello nelle persone affette da Alzheimer e demenza vascolare».

Il cervello, infatti, si restringe naturalmente con l’età e un volume cerebrale più piccolo è stato collegato a un’ampia gamma di malattie. Quello di chi faceva un pisolino più volte alla settimana era più grande rispetto a quello delle persone che non lo fanno. Questo implica ritardare l’invecchiamento del cervello da tre a sei anni: «Le persone che hanno un volume cerebrale più piccolo hanno maggiori probabilità di avere livelli più elevati di cortisolo, l’ormone dello stress, diagnosi di apnea notturna oppure malattie cardiovascolari», ha affermato Garfield.

Il sonnellino pomeridiano non sostituisce il sonno notturno

Gli studi dimostrano che un power nap tra le 13 e le 16 può condurre a benefici alle prestazioni fisiche e cognitive, e pure all’umore.

Come sostengono gli esperti, in questo momento della giornata c’è un calo nel ritmo circadiano e la temperatura corporea diminuisce (se si prova durante la mattina, la temperatura è ancora in aumento, ci si sente più vigili, e i risultati non saranno quelli sperati).

«Sicuramente si consolidano i ricordi. I tempi di reazione potrebbero migliorare e potrebbero esserci potenziamenti in termini di prestazioni coordinate», ha detto Kevin Morgan alla Bbc, professore di Psicologia ed esperto del sonno all’Università di Loughborough (Regno Unito), specificando che il pisolino è importante anche nello sport. In uno studio che ha condotto è emerso che i grandi atleti, che si allenano fino a 17 ore a settimana, si addormentano più velocemente dei non atleti, nonostante riportino gli stessi livelli di sonnolenza.

Come ha detto Colin Espie, professore di Medicina del Sonno all’University of Oxford, è importante che la siesta non diventi un sostituto del sonno notturno. Se si ritiene di averne bisogno spesso durante il giorno, occorre chiedersi se non si stia cercando di compensare una carenza o una scelta di stile di vita che impedisce di dormire abbastanza durante la notte. «Il sonno è una medicina naturale. Siamo altamente evoluti e abbiamo bisogno di molta potenza cerebrale. Ecco perché necessitiamo di dormire molto la notte».

Da considerare è che il power nap non è l’equivalente di una dormita pomeridiana di due ore, ma deve durare massimo 20 minuti, perché i sonnellini che durano dai 15 ai 20 minuti non consentono alle persone di cadere in un sonno profondo.

Questo è il momento in cui il corpo ripara, fa ricrescere tessuti e muscoli e rafforza il sistema immunitario ed è importante per il consolidamento della memoria a lungo termine e l’elaborazione delle informazioni appena acquisite.

Se si fa un pisolino per più di 20 minuti, è probabile che ci sveglieremo sentendoci disorientati: è l’inerzia del sonno. Secondo Espie, «questo è controproducente poiché in seguito si faticherà a proseguire con la giornata».

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