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Qual è il futuro della metro milanese?

Per migliorare la mobilità (e la salubrità) di Milano, la giunta comunale vuole raggiungere 250 km di rete metropolitana entro il 2050. Ma pesano le incognite sui finanziamenti
Credit: Josè Maria Sava  

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5 dicembre 2023 Aggiornato alle 20:00

La città di Milano ha inaugurato nel luglio del 2023 la nuova prosecuzione della linea blu M4 che collega le fermate di San Babila con l’aeroporto di Linate. Il percorso è solo una tappa intermedia di uno sviluppo complessivo che proseguirà nei prossimi anni e che vuole raggiungere 200 km di rete metropolitana, rispetto agli attuali 104 km, o addirittura a 250 km entro il 2050.

L’amministrazione comunale sta progettando di inaugurare decine di nuove fermate per il futuro e stanno venendo investite ingenti risorse pubbliche per ampliare il trasporto pubblico. Ma oltre allo sviluppo infrastrutturale ed economico, l’obiettivo è quello di ridurre il traffico veicolare, facendo diminuire le congestioni giornaliere delle automobili e dei camion nelle principali vie cittadine, consentendo così una diminuzione dell’inquinamento atmosferico che da tempo affligge l’aria della città lombarda.

Le continue rilevazioni ambientali hanno evidenziato che l’inquinamento atmosferico è il primo fattore di rischio per la salute degli abitanti di Milano e che ogni abitante perde tra i 2 e i 3 anni di vita per l’esposizione agli inquinanti atmosferici come il particolato fine (Pm 2,5), il biossido d’azoto (NO2) e l’ozono (O3).

Le conseguenze di questo inquinamento si ripercuotono maggiormente su i bambini, i soggetti anziani e coloro che sono affetti da malattie croniche. L’espansione della linea metropolitana dovrebbe rispondere a queste esigenze, grazie alla modificazione della viabilità cittadina, abbattendo anche le emissioni di gas climalteranti sul lungo termine.

I progetti attuali prevedono che la linea M4 proseguirà fino alla fermata di San Cristoforo che verrà inaugurata nel 2024. Ma sono già state programmate e confermate ulteriori espansioni della linea con il prolungamento da Linate fino a Segrate, grazie a uno stanziamento di 420 milioni di euro.

Il collegamento con la futura fermata Segrate Porta Est ha lo scopo di unire la metropolitana con la stazione ferroviaria dell’Alta velocità che verrà costruita nei prossimi anni.

Sono stati ipotizzati anche 2 percorsi aggiuntivi di circa 4 km per collegare Buccinasco o Trezzano.

Le altre espansioni riguardano la M1, M2, M3 e la M5, in gran parte già finanziate, ma alle quali mancano gli ultimi fondi necessari.

La linea rossa (M1) verrà prolungata in 2 direzioni per un totale di 5,4 km.

La linea verde (M2) e la linea gialla (M3) dovrebbero allungarsi grazie a delle metrotranvie, anche se i prolungamenti sono ancora in discussione per i costi proibitivi.

Invece per la linea lilla (M5) sono stati stanziati 1 miliardo e 250 milioni di euro per la costruzione di 11 nuove fermate fino a Monza Brianza, per un totale di 13 km, e circa 350 milioni di euro per altre 2 fermate verso ovest dopo San Siro con 2,5 km di rete ferrata.

La ipotizzata linea rosa (M6) per il momento è ancora in fase di discussione politica. La futura sesta linea dovrebbe teoricamente avere un tragitto lungo 20 km, con 40 fermate, e dovrebbe completare la circle-line ferroviaria. Il governo di Meloni si è espresso a favore dell’opera e il sindaco milanese Sala ha ribadito che «noi ci teniamo a fare un’altra metropolitana, che questa giunta potrà solamente avviare e approvare ma siamo disponibili a fare la nostra parte». Ma sono incerti gli stanziamenti, dato che una consistente quota dovrà arrivare dallo Stato centrale e dai fondi stanziati dal Pnrr.

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