Bambini

Le Piccole case, a Milano un centro di eccellenza per bambini autistici

Recentemente inaugurato, è stato realizzato dall’associazione L’Abilità ed è in grado di accogliere 50 bambini con disturbo dello spettro autistico, insieme alle loro famiglie
Credit: Tara Winstead 
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2 dicembre 2023 Aggiornato alle 18:00

Alla presenza del Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé, lo scorso 17 novembre si è svolta la presentazione di Le Piccole case, un nuovo centro realizzato a Milano dall’associazione L’abilità onlus, che compie 25 anni, per tutti i bambini con disturbi legati all’autismo.

In Italia un bambino ogni 77 presenta un disturbo dello spettro autistico, che si manifesta con vari livelli di complessità, soprattutto nel condurre una vita autonoma in età adulta. Proprio a causa dell’alto numero di piccoli con questa diagnosi, non sempre il Servizio sanitario nazionale riesce a prendersi carico di tutti loro, e questo rende il progetto ancora più importante.

«Si tratta di un servizio innovativo: prendiamo in carico bambini dopo la diagnosi di autismo nel modello di intervento centrato sul Family Centered Care: il percorso riabilitativo personalizzato li accompagna verso l’adolescenza, coinvolgendo tutta la famiglia e la comunità relazionale. L’obiettivo condiviso è migliorare il benessere psicologico e quindi la qualità della quotidianità, nonché gli outcome clinici partendo sempre dalla consapevolezza che l’autismo è una condizione di vita, non una patologia», spiega il direttore Carlo Riva.

Il centro Le Piccole case conta su un’equipe di professionisti multidisciplinari, capaci di ascoltare, sostenere e accogliere le esigenze di ciascun bambino, sviluppando un programma terapeutico-riabilitativo individuale che coinvolge famiglia, scuole e tutti gli ambienti in cui è inserito. Ogni attività ha lo scopo di aumentare la qualità della vita della persona con autismo e dei suoi caregivers.

La struttura è divisa in 10 aule-casette – da qui deriva il nome Le Piccole case - pensate e strutturate per accogliere i bambini in un ambiente adatto a garantire il loro benessere, attraverso ambienti insonorizzati, uno studio d’illuminazione specifico e colori mirati. Uno spazio curato, moderno e funzionale, creato affinché i bambini e le famiglie trovino un servizio dove anche la bellezza, è in grado di trasmettere energia e positività.

L’accesso al servizio è valutato dall’equipe sanitaria in base all’età e al livello di sviluppo: per la fascia 2-6 anni si tratta di 6 interventi riabilitativi individuali alla settimana, mentre per i bambini sopra i 6 anni i trattamenti in piccoli gruppi vanno da 3 a 5 ore settimanali. I posti disponibili nel nuovo centro sono 50, e nel 2024 l’associazione conta di arrivare a un totale di 180 bambini con disabilità, presi in carico insieme alle loro famiglie nei servizi di L’abilità presenti a Milano.

«Nella quotidianità, ascoltiamo narrazioni diverse da parte dei genitori, degli insegnanti e dei terapisti perché non esiste un solo tipo di autismo, ma esistono gli autismi: ogni bambino ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza, le sue capacità e i suoi bisogni. Ascoltare questi bisogno implica guardare meglio il disturbo dello spettro autistico, condividere obiettivi e modalità, crescere nella comunità in un nuovo equilibrio tra funzionamenti diversi e rispetto delle peculiarità del bambino», racconta Carlo Riva.

I trattamenti educativi saranno monitorati costantemente per verificarne in ogni momento l’efficacia. Per ognuno dei 50 bambini ospitati di età compresa tra i 2 e gli 11 anni si tratterà di un viaggio verso la quotidianità, riscoperto attraverso le piccole cose di ogni giorno. «Grazie alla generosità e alla visione filantropica di diverse realtà vogliamo assicurare la gratuità d’accesso al centro a 10 bambini e mantenere un contributo pari al 30% del costo di presa in carico alle restanti 40 famiglie. Nel contempo vogliamo appellarci alla Regione Lombardia perché il centro possa accogliere in un futuro prossimo anche bambini senza alcun aggravio per le famiglie, ma a carica del Servizio Sanitario Regionale. Il privato sociale può fare molto, ma l’accesso alla riabilitazione dei bambini con autismo è un diritto che il pubblico deve impegnarsi a garantire in maniera universale», conclude Laura Borghetto, Presidente presso Associazione L’Abilità onlus.

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