Futuro

I Life’s Essential 8 rallentano l’invecchiamento di 6 anni

Secondo la Columbia University, per vivere più a lungo è importante seguire i principi dell’American Heart Association sulla salute del cuore; tra questi: tenere sotto controllo colesterolo, glicemia, pressione sanguigna
Credit: Anna Shvets 
Tempo di lettura 5 min lettura
10 novembre 2023 Aggiornato alle 09:00

Alzi la mano chi, nella vita, ha sentito parlare almeno una volta delle regole basilari per uno stile di vita sano: mangiare bene e in modo variegato, praticare almeno 40 minuti di attività fisica al giorno, dormire 8 ore a notte, evitare alcol e fumo. Queste sono solo alcune delle buone abitudini da praticare per un personale benessere psico-fisico e un miglioramento generale della qualità della vita: riducono lo stress, ci fanno sentire più propositivi, ci danno più energia e ci aiutano a mantenere ottimali i valori indicatori del nostro stato di salute.

Sulla base di questo, nel 2022, l’American Heart Association ha creato i Life’s Essential 8, una lista di 8 buone e fondamentali abitudini che ognuno di noi dovrebbe seguire per prendersi cura del cuore e, di conseguenza, della propria salute: tra queste, oltre alle tradizionali regole del mangiare sano, fare attività fisica regolarmente, smettere di fumare e dormire a sufficienza, spiccano anche mantenere un peso adeguato e tenere sotto controllo il colesterolo, la glicemia e la pressione sanguigna.

Se per tanti si è trattato soltanto di un ennesimo elenco di raccomandazioni per una vita longeva e in salute, per un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York, guidati da Noum Makarem, i Life’s Essential 8 sono stati i fondamentali protagonisti di uno studio preliminare da poco concluso, mirato ad analizzare gli effetti prodotti da buone abitudini di vita sul nostro corpo, alla ricerca di una possibile correlazione tra salute del cuore, salute del cervello e longevità.

Cos’hanno scoperto? Che avere un’elevata salute cardiovascolare può rallentare il ritmo dell’invecchiamento biologico, riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e altre malattie legate all’età, allungando la vita e migliorandone la qualità. Ma andiamo per gradi.

Lo studio, finanziato dall’American Heart Association e dal National Institutes of Health, ha coinvolto un campione di 6.500 adulti con un’età media di 47 anni, tra uomini e donne, che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey dal 2015 al 2018 e a cui è stato assegnato un punteggio di aderenza agli 8 indicatori dei Life Essential 8 sulla base delle loro dichiarazioni. Calcolando una media finale, i punteggi complessivi sono stati divisi in: salute cardiovascolare alta, moderata o bassa.

Quello che è emerso dai risultati della ricerca, è che i partecipanti con un’elevata salute cardiovascolare avevano un’accelerazione dell’età fenotipica negativa, il che significa che erano fisiologicamente più giovani del previsto. Al contrario, quelli con una scarsa salute cardiovascolare avevano un’accelerazione dell’età fenotipica positiva, il che significa che erano più vecchi del previsto fisiologicamente. Per esempio, l’età media effettiva di coloro che avevano un’elevata salute cardiovascolare era di 41 anni, ma la loro età biologica media era di 36; e l’età media effettiva di coloro che avevano una scarsa salute cardiovascolare era di 53 anni, sebbene la loro età biologica media fosse di 57.

«Abbiamo scoperto che una migliore salute cardiovascolare è associata a un invecchiamento biologico rallentato, misurato dall’età fenotipica. Abbiamo anche trovato un’associazione dose-dipendente: man mano che la salute del cuore migliora, l’invecchiamento biologico diminuisce», ha affermato l’autore senior dello studio Nour Makarem,

Dopo aver tenuto conto dei fattori sociali, economici e demografici, avere il punteggio Life’s Essential 8 più alto (quindi con un’alta salute cardiovascolare) è stato associato dai ricercatori a un’età biologica che è in media 6 anni più giovane dell’età effettiva dell’individuo rispetto ad avere il punteggio più basso (quindi bassa salute cardiovascolare).

«Una maggiore aderenza a tutte le metriche Life’s Essential 8, che conducono a un miglioramento della salute cardiovascolare, possono rallentare il processo di invecchiamento del corpo e avere molti benefici in prospettiva futura. Il ridotto invecchiamento biologico non è solo associato a un minor rischio di malattie croniche come le malattie cardiache, ma è anche associato a una vita più lunga e a un minor rischio di morte», ha aggiunto Makarem, a capo della ricerca.

«Questi risultati ci aiutano a comprendere il legame tra età cronologica ed età biologica e come seguire abitudini di vita sane può aiutarci a vivere più a lungo. Tutti vogliono vivere più a lungo ma, cosa ancora più importante, vogliamo vivere in modo più sano più a lungo in modo da poter davvero godere e avere una buona qualità di vita per il maggior numero di anni possibile», ha sottolineato Donald M. Lloyd-Jones, presidente del gruppo di scrittura per Life’s Essential 8, ex presidente volontario dell’American Heart Association.

Lo studio verrà presentato tra pochi giorni all’American Heart Association’s Scientific Sessions 2023, l’incontro di rilevanza mondiale che si terrà dall’11 al 13 novembre a Filadelfia e che rappresenta un importante scambio globale degli ultimi progressi scientifici, della ricerca e degli aggiornamenti della pratica clinica basati sull’evidenza nella scienza cardiovascolare.

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