Ambiente

Usa: acqua contaminata con Pfas in quasi metà delle case

Uno studio dello US Geological Survey rivela l’enorme presenza di forever chemicals nelle acque da rubinetto. “Valori più alti in città che in campagna”
Credit: cottonbro studio
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11 luglio 2023 Aggiornato alle 08:00

Di recente, a Montebello Vicentino, è bastato un superamento di valori della presenza di Pfas nelle acque, seppur comunque basso, per far emettere al sindaco un’ordinanza di divieto di bere acqua potabile, in attesa di risistemare i filtraggi.

Se lo stesso principio venisse applicato anche negli States, praticamente mezza America non potrebbe bere acqua dai rubinetti.

Secondo un nuovo studio condotto dallo US Geological Survey e pubblicato su Environment International da quasi la metà dei rubinetti statunitensi, il 45%, esce acqua contaminata da Pfas e oltretutto la percentuale è decisamente maggiore nei centri urbani rispetto alle aree rurali.

Nello studio i ricercatori stimano che l’acqua del rubinetto “contenga uno o più tipi di sostanze chimiche note come sostanze alchiliche per- e polifluorurate, o Pfas”, di cui ne esistono oltre 12.000 tipi (l’Usgs ha accertato la presenza di 32 tipi nelle acque americane).

“Questi dati sono stati utilizzati per modellare e stimare la contaminazione da Pfas a livello nazionale. Questo studio Usgs può aiutare l’opinione pubblica a comprendere il rischio di esposizione e informare le decisioni politiche e gestionali in merito alle opzioni di test e trattamento per l’acqua potabile” precisano gli autori.

Come noto, i Pfas sono un gruppo di sostanze chimiche “per sempre”, di quelle da cui non ci si riesce a liberare, note per essere utilizzati in vari campi, dal rivestimenti di scatole dei fast food a pentole e padelle antiaderenti, dagli imballaggi ai tessuti, dalle schiume antincendio a molto altro. Come sostiene la stessa Epa, l’Environmental Protection Agency Usa, “alte concentrazioni di alcuni Pfas possono portare a rischi per la salute nelle persone”.

Dalla fotografia tracciata dai ricercatori emerge un elevato caso di inquinamento da Pfas anche se non sono sempre i valori sono distribuiti nello stesso modo: “Abbiamo anche dimostrato che ci sono enormi aree del Paese in cui i Pfas non sono stati rilevati, e credo che questa sia una buona notizia”, ha affermato uno degli esperti che ha preso parte allo studio. Inoltre, sempre dalle analisi condotte dallo Usgs, la probabilità di non rinvenire questi “forever chemicals” in città o metropoli è inferiore al 25%, mentre in campagna e nelle aree rurali è attorno al 75%.

Come chiosa l’esperta dell’ Usgs Kelly Smalling, autrice del report, «gli scienziati dell’Usgs hanno testato l’acqua raccolta direttamente dai lavelli delle cucine delle persone in tutta la nazione, fornendo lo studio più completo fino a oggi sui Pfas nell’acqua del rubinetto, proveniente sia da pozzi privati che da forniture pubbliche. Lo studio stima che almeno un tipo di Pfas, tra quelli monitorati, potrebbe essere presente in quasi la metà dell’acqua del rubinetto negli Stati Uniti. Inoltre, le concentrazioni di Pfas erano simili tra le forniture pubbliche e i pozzi privati. La maggior parte dell’esposizione è stata osservata in prossimità di aree urbane e potenziali fonti di Pfas. Queste includevano le regioni delle Grandi Pianure, dei Grandi Laghi, della costa orientale e della California centrale e meridionale. I risultati dello studio sono in linea con la ricerca precedente che concludeva che le persone nelle aree urbane hanno una maggiore probabilità di esposizione ai Pfas».

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